Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre ad intrattenere gli appassionati saranno le voci di Giuseppe Ierolli, saggista e traduttore di Jane Austen, e degli autori Vanessa Roggeri, Ciro Auriemma e Graziella Monni. Eventi ad ingresso libero e gratuito.
Il Dicembre Letterario, rassegna organizzata dal Club di Jane Austen Sardegna, prosegue con tre imperdibili eventi dedicati al romanzo storico, che si svolgeranno questo fine settimana al Caffè Letterario di Villacidro. Appuntamenti per scoprire un pezzo di storia della Sardegna immergendosi tra le pagine di romanzi avvincenti, e per lasciarsi ispirare dagli scritti della musa del Club, Jane Austen.
I primi due eventi si terranno sabato 30 novembre presso il Caffè Letterario di Villacidro e saranno dedicati rispettivamente, alle ore 17.00, al laboratorio di approfondimento degli scritti giovanili di Jane Austen, gli Juvenilia, a cura del saggista, studioso e traduttore Giuseppe Ierolli. Un’occasione unica per esplorare con approfondimenti e letture guidate le prime opere dell’amatissima autrice inglese, in compagnia di uno dei più grandi esperti italiani di Austen, per scoprire il talento precoce e l’ironia che contraddistinguono la penna della scrittrice.
A seguire, alle ore 18.30, la presentazione romanzo “Il ladro di scarabei” (Rizzoli) di Vanessa Roggeri. L’autrice ci racconterà la storia ambientata a Cagliari di Antino, giovane servitore in cerca di un futuro migliore. Un percorso di scelte pericolore, ossessione, segreti e passioni, una storia emozionante che esplora il lato oscuro del ricatto personale. A dialogare con Vanessa sarà Federica Musu; con questo appuntamento si aprirà ufficialmente la Stagione dell’Inverno del Club, dedicata al Romanzo storico.
Ingresso libero e gratuito.
Domenica 1 dicembre, alle ore 18.30, sempre al Caffè Letterario, si proseguirà con un doppio appuntamento insieme agli autori Ciro Auriemma e il suo romanzo “La lama e l’inchiostro” (Piemme) e Graziella Monni e il suo libro di recente pubblicazione “Il medico di Càller” (Solferino), autori di due storie profondamente legate alla nostra regione. Due voci uniche, due narratori che sapranno trasportare in epoche lontane tra intrighi e avventure indimenticabili. Con Auriemma torneremo nella Cagliari del 1573 per un intreccio intenso e appassionante con protagonista Miguel de Cervantes, coinvolto in un intrigo di passione, mistero e avventura che lo costringerà a una fuga rocambolesca per dimostrare la propria innocenza. Tra sette segrete, lotte di potere e ombre del passato, una storia che tiene con il fiato sospeso.
Sempre nella Cagliari del Cinquecento, tra scorrerie di pirati e battaglie per la sopravvivenza, Graziella Monni ambienta la vicenda di un padre che affronta il mare e i pericoli di Algeri per salvare sua figlia e il suo promesso sposo. Amore, coraggio e scontro tra mondi e religioni si intrecciano in un romanzo avvincente che rievoca il passato con emozionante intensità.
Ingresso libero e gratuito.
Gli eventi sono realizzati con il sostegno dell’Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Autonoma della Sardegna, la Fondazione di Sardegna; in collaborazione con il Caffè Letterario di Villacidro e la libreria Paese d’ombre.
Gli autori
Vanessa Roggeri
Vanessa Roggeri nasce e cresce a Cagliari, dove si laurea in Relazioni Internazionali. L’autrice ama definirsi una «sarda nuragica, innamorata della sua isola così aspra e coriacea, ma anche fiera e indomita».
La passione per la scrittura in Vanessa germoglia molto presto: a quindici anni inizia a scrivere racconti, pubblicati poi in antologie. Sua fonte di ispirazione è la nonna, che le raccontava favole e leggende sarde intrecciate alle proprie memorie d’infanzia. Queste storie di una Sardegna antica, magica e misteriosa la segnano profondamente facendole affinare il gusto per la narrazione.
Ha pubblicato “Il cuore selvatico del ginepro” (2013), “Fiore di fulmine” (2015) e “La cercatrice di corallo” (2018), con cui ha vinto il Premio Letterario Grazia Deledda e il Premio Alghero Donna. È editorialista per “La Nuova Sardegna”.
Ciro Auriemma
Vive a Cagliari con una compagna, più di due figli e meno di tre, due gatte e un cane. È autore di romanzi per le edizioni e/o, Rizzoli, DeA Planeta e Piemme, tra cui il caso editoriale Perdas de fogu firmato con Massimo Carlotto, e di racconti per alcuni quotidiani e periodici.
Lavora in qualità di lettore e editor, e insegna tecniche narrative alla Scuola Baskerville. Per Book Advisor cura la rubrica di libri e scrittura “Niente trucchi da quattro soldi”.
Graziella Monni
Originaria di Nuoro, dove vive con il marito, due figli e una gatta siamese, Graziella Monni è laureata in filosofia. Dopo aver insegnato per diversi anni nei licei, adesso assolve il ruolo di Dirigente scolastico. Considera Platone “il filosofo della sua vita”, ama la storia, soprattutto quella classica e quella del ‘900 e le sue conoscenze storiche sono spesso alla base delle sue opere letterarie. Finalista alla XIII edizione del Premio Calvino con un romanzo inedito, nel 2005 ha pubblicato il racconto per bambini “Zuck lupo sdentato”, nel 2020 ha pubblicato “Gli amici di Emilio” e con la casa editrice Solferino, nel 2024, ha pubblicato la sua ultima fatica letteraria, “Il medico di Càller”, un’opera particolarmente attesa con interesse dagli appassionati di narrativa contemporanea.
Le sinossi complete dei romanzi
“Il ladro di scarabei”, di Vanessa Roggeri, ed. Rizzoli
Cagliari, 1928. Segnato da un’infanzia di stenti e privazioni, Antino è un cosiddetto majolu, uno dei tanti ragazzini che per scappare dalla povertà della campagna e trovare un futuro migliore arrivano in città, e lì, nelle dimore dei signori, offrono i loro piccoli servigi in cambio di vitto e alloggio. Ad accoglierlo in casa sua è l’ingegner Italo Dejana, un imprenditore antifascista dall’animo generoso: è stato fortunato e lo sa, Antino. Cercherà in ogni modo, infatti, di conquistare la fiducia del suo benefattore e vincere la diffidenza nutrita dalla moglie Elsa e dai figli Leonardo, Agnesa e Asmara. E quando a un certo punto si troverà a un passo dal perdere ogni cosa, per assicurarsi il posto che crede di meritarsi nell’albero genealogico dei Dejana non si farà alcuno scrupolo, disposto a tutto pur di ottenere quello che la sorte gli ha negato per nascita. Anche a conquistare l’amore della timida Asmara, figlia adottiva dell’ingegnere, per la quale ha sempre provato disprezzo e invidia. Asmara, però, non è la creatura insignificante che Antino crede, e quando il ragazzo se ne renderà conto, sarà ormai troppo tardi. Vanessa Roggeri ha dato vita a una storia familiare di ambizione e passioni sullo sfondo dell’Italia fascista. Il racconto emozionante e vivido delle vie oscure che può seguire il desiderio di riscatto sociale.
“La lama e l’inchiostro”, di Ciro Auriemma, ed. Piemme
Cagliari, 1573. È quasi il crepuscolo quando alla porta di Miguel de Cervantes, giunto in Sardegna al soldo del viceré, bussa forte Pablo, un giovane che l’uomo ha preso sotto la propria ala. «Vi cercano» grida, «dovete scappare!» Sul cadavere di Felipe Dulces, un nobile cagliaritano, è appena stato ritrovato il pugnale moresco dello spagnolo e le guardie stanno venendo ad arrestarlo. Il movente potrebbe essere passionale, dato che Cervantes è l’amante della moglie del nobile. Manca però l’opportunità: i due si trovavano insieme, proprio in quella stanza, mentre l’uomo veniva ucciso. Ma Miguel non vuole compromettere la donna per scagionarsi, così si mette in fuga. Anche perché le prove a suo carico, come scopre dallo stesso viceré, sono consistenti: nella stanza della vittima è stato rinvenuto un documento falso dal quale si evincerebbe che Miguel avrebbe ottenuto dei benefici se avesse ucciso il Dulces. Inizia così l’appassionata e pericolosissima indagine di Cervantes e del fedele Pablo per scoprire la verità; saranno giorni d’avventura e paura, fughe rocambolesche, funzionari corrotti, lotte di potere e sette segrete, che renderanno indimenticabile il soggiorno di Miguel a Cagliari e che verranno resi immortali da alcune delle sue pagine più belle. Ciro Auriemma, come i narratori del passato, ci immerge completamente in questa storia lontana e tuttavia contemporanea, facendoci accarezzare per un attimo la grandezza di un antieroe dal profondo valore.
“Il medico di Càller”, di Graziella Monni, ed. Solferino
A metà del Cinquecento Càller, l’antica Cagliari, e le coste sarde sono minacciate dalle scorrerie dei pirati musulmani, che arrivano da Tunisi.
In una tragica notte a Nuralba, vengono rapiti quattro giovani tra cui Jacopo, promesso sposo di Violante, figlia dell’importante medico e possidente don Alfonso. Sulla spiaggia da cui sono stati presi, è lo stesso don Alfonso a trovare uno strano anello: somiglia a un gioiello che gli era stato offerto da un moro in cambio di aiuto, anni prima. Lui il dono lo aveva rifiutato, ma è vero che aveva aiutato quell’uomo a sfuggire all’esecuzione capitale. È forse lo stesso uomo che ora ha rapito i quattro ragazzi? Il suo lontano gesto di compassione ha distrutto la vita di Jacopo e quella di sua figlia? Di certo da quel giorno è come se un’ombra scura, una lunga notte, si abbattesse sul paese. Don Alfonso decide allora di partire per Algeri nel tentativo di riscattare gli ostaggi; con lui c’è frate Fernando, anch’egli in passato vittima di una scorreria in cui era stato catturato un suo amico d’infanzia.
Ma all’arrivo li aspetta una sorpresa.
In questo romanzo ricco e appassionante, che mette in scena battaglie e intrighi, avventure per mare e trame di corte, Graziella Monni racconta l’incontro e lo scontro tra due mondi e due religioni. Jacopo e Violante, come Romeo e Giulietta, con la loro storia d’amore sono al centro di un affresco memorabile, in un corrusco Cinquecento sardo.