Attorno al nubifragio del 26 ottobre si sviluppano (e continueranno a svilupparsi nei prossimi giorni) discussioni, riflessioni, ricerche di “colpevoli” e immancabili polemiche. Ma in mezzo al fango – spesso – nascono anche storie belle, come quella che ci ha raccontato Eleonora, una nostra lettrice di San Gavino, e che ci fa piacere condividere con tutti.
Noi non sappiamo se sia stato un flash flood, alluvione temporanea o se ci son altre colpe come canali, fogne o quanto altro.
Quello che sappiamo è che vogliamo ringraziare chi ieri notte ci ha aiutato a mettere al sicuro, in salvo, i nostri anziani affetti, in difficoltà e con l’acqua alle caviglie al centro del paese. Noi le abbiamo potute raggiungere solo a piedi, dopo tempo e con l’acqua che in certi punti ci arrivava quasi alle ginocchia.
Vorremmo dire un grazie sentito a tre giovani Carabinieri, che con premura e gentilezza hanno salvato le nostre Zie e le loro cose, son arrivati in modo tempestivo dopo il nostro allarme, le hanno messe al sicuro e ci hanno aiutato a scacciare l’acqua.
Siamo stati aiutati e tanto anche da un nuovo vicino di casa, che ha lasciato la sua attività, la kebabberia, per venire ad aiutare le Zie. Vorremmo dire a lui, “Grazie e Benvenuto a San Gavino”. Ti siamo grati per la tua solidarietà.
In queste ore sui social, scorrono le immagini dei cittadini del nostro comune, che si occupano di sistemare e pulire canali, tombini, strade ed aiutare gli altri. Penso che tutti gli dobbiamo un grazie, un ripetitivo e fragoroso grazie. Noi non dimenticheremo la solidarietà ricevuta.
Forza San Gavino.