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lunedì, 25 Novembre 2024
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Sardegna Pride, i sindacati: “Lotta contro le discriminazioni. Diritti civili e lavorativi sotto attacco”

Eventi e manifestazioni

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Anche quest’anno la Cgil della Sardegna, insieme ai suoi Uffici Nuovi Diritti, aderisce e partecipa al Sardegna Pride e alla manifestazione in programma il 29 giugno 2024 a Cagliari con partenza dal Parco della Musica. L’appuntamento è alle 17 per il corteo che attraverserà la città passando da via Bacaredda, via Manzoni, piazza San Benedetto, via Paoli, piazza Garibaldi, via Sonnino, viale Cimitero e via Dante per poi ritornare al Parco della Musica.

“Mai come oggi – si legge nel documento della Cgil regionale – nel nostro Paese i diritti civili e lavorativi delle persone LGBTQIA+, la laicità dello Stato e delle Istituzioni, il diritto all’autodeterminazione e la libertà di espressione sono così visceralmente e strutturalmente sotto attacco”. Il sindacato sottolinea il continuo tentativo di comprimere i diritti conquistati in decenni di battaglie, reprimendo anche le manifestazioni in piazza, da parte del Governo di destra: “Ecco perché oggi è ancora più necessario scendere in piazza con il Sardegna Pride, rivendicando l’umanità e con essa la dignità della comunità queer”.

E ancora, la Cgil riafferma con forza il suo impegno quotidiano, dentro e fuori i luoghi di lavoro, nella lotta alle discriminazioni, per la laicità e la difesa dell’autodeterminazione. Non a caso è garantito alle persone transgender e non binarie iscriversi a ogni categoria sindacale con il genere percepito e il nome di elezione. “Siamo in questo conseguenti rispetto a una riflessione che da sempre ci vede in prima linea, sia nella richiesta di superamento della legge 164/1982 (prima legge in Italia che consente di cambiare sesso), sia nella pratica quotidiana di contrattazione, attraverso la quale rivendichiamo l’utilizzo dell’identità alias nei luoghi di lavoro”.

E a proposito di contrattazione, la Cgil incentiva politiche aziendali e legislative non discriminatorie, per un concreto e reale accesso al mondo del lavoro delle persone queer, per la salvaguardia della sicurezza fisica e psicologica nei luoghi di lavoro, attraverso la contrattazione collettiva e la promozione di normative adeguate. 

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