Martedì 6 giugno 2023, a conclusione del progetto “Le tradizioni a scuola: Baddaus e Fueddaus in lingua sarda”, gli alunni della classi 2⁰A e 3⁰A della Scuola Primaria di via Paganini, Istituto Comprensivo “Eleonora d’Arborea” San Gavino Monreale, si sono esibiti in un coinvolgente saggio di fine anno in cui hanno avuto la possibilità di mostrare al pubblico le abilità maturate durante il percorso in materia di lingua sarda, ascolto della musica tradizionale ed esecuzione del ballo campidanese “Fiorassu”.
Guidate dal maestro di ballo sardo Natalino Cinus, che ha saputo trasmettere ai bambini la propria passione, ciascuna classe ha eseguito una coreografia, si è cimentata nel tipico “trallallera” campidanese e ha catturato l’attenzione del pubblico con i “frorigius”, ovvero i passi speciali tradizionalmente realizzati dagli uomini per sfoggiare la loro bravura. Il tutto con allo sfondo una sapiente scenografia che ricreava con cura certosina un gruppo folk in abiti minuziosamente disegnati e colorati.
Il progetto è stato finanziato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e Lingua sarda del Comune e l’auspicio è quello non solo di poter ripetere l’esperienza l’anno prossimo, ma anche di implementarla estendendola ad altre classi del plesso. Ciò in considerazione di un riscontro davvero eccezionale in termini di gradimento sia tra gli alunni partecipanti che tra coloro che hanno presenziato allo spettacolo, genitori su tutti. Sono state spese calde parole di elogio nei confronti del laboratorio, sottolineando in particolar modo l’emozione palpabile nella palestra, il clima di gioiosa festa ed il vivace impegno profuso nella riscoperta delle nostre tradizioni e nel riavvicinamento alle nostre radici identitarie.
Se il ballo è un mezzo per condividere esperienze emozionali, creative e relazionali attraverso il corpo e la mente, capaci di garantire una crescita equilibrata e globale della persona, è essenziale comprendere che in una prospettiva più ampia questo tipo di progetti vanno ben al di là della divulgazione e valorizzazione del ballo e del canto sardo, raggiungono l’obiettivo di rendere i bambini i futuri conservatori del nostro patrimonio culturale, scongiurando l’oblio di importanti tradizioni che rischiano di perdersi.
L’Amministrazione, dunque, promuove tutte le iniziative che propongono l’apprendimento della nostra lingua, del ballo e della musica tradizionale, in quanto veicolano la nostra identità e risultano fondamentali nel processo formativo degli alunni. Riscoprire le radici per diventare cittadini consapevoli, unendo così passato e futuro, traghettando nell’avvenire la memoria storica degli anziani, un bene inestimabile da conservare.
In conclusione desideriamo ringraziare di cuore tutti i bambini ed i docenti, complimentandoci con loro per l’ammirevole lavoro compiuto.
L’ASSESSORA ALLA LINGUA SARDA E PUBBLICA ISTRUZIONE
GIUSEPPINA ANGELA CHESSA