L’Organizzazione Sindacale FIALS lancia l’allarme sulla presunta e imminente chiusura definitiva del poliambulatorio di via Nurazzeddu a San Gavino Monreale.
FIALS già a marzo 2022 aveva segnalato la possibilità che la Direzione della Asl Medio Campidano chiudesse a partire da maggio 2022 il poliambulatorio in oggetto, smembrando le prestazioni sanitarie afferenti nei vari poliambulatori dei comuni limitrofi.
La popolazione, giustamente allarmata per il rischio del depotenziamento dell’offerta sanitaria nel territorio comunale di San Gavino Monreale, era stata rassicurata con lo slittamento della chiusura giusto il tempo necessario per l’adeguamento dello stabile di via Pascoli, messo a disposizione dall’Amministrazione comunale a titolo gratuito. chiusura prevista per fine settembre e contestuale al trasferimento delle prestazioni e dei dipendenti nella succitata sede.
Ma il locale di via Pascoli parrebbe ad oggi non essere pronto per ospitare il poliambulatorio.
La FIALS pone alcune domande alla ASL del Medio Campidano: “Dove saranno ricollocate le prestazioni relative al punto prelievi ematici, orl, neurologia, oculistica, cardiologia, odontoiatria, reumatologia, pediatria e igiene pubblica? Dove sarà ricollocato personale sanitario attualmente in organico composto in prevalenza da dipendenti gravati da importanti limitazioni lavorative riconosciute e certificate dal medico competente aziendale?”.
Una domanda anche per il Sindaco di San Gavino: “L’amministrazione comunale attualmente in carica come intende agire in merito, salvaguardando l’offerta sanitaria territoriale?”
“La FIALS non è contraria a rendere l’Azienda più funzionale – spiega il Segretario Provinciale FIALS Giampaolo Mascia – razionalizzando al meglio le risorse ma, si ricorda alla Direzione della Asl 6 Medio Campidano, che il personale sanitario ha la sua dignità e che non può né dev’essere considerato una testa, un numero o minuti di assistenza.
Pertanto, la FIALS si auspica un maggiore coinvolgimento di tutto il personale con l’obiettivo comune di alleviare le criticità aziendali esistenti e migliorare i servizi erogati alla popolazione del Medio Campidano”.
Il sindacato non esclude il ricorso a ogni mezzo consentito dalla legge a tutela del personale interessato.