La Regione Sardegna ha deliberato il provvedimento che consentirà il riconoscimento di un bonus alle lavoratrici e ai lavoratori dei servizi sanitari ausiliari esternalizzati, direttamente impiegati nell’attività di contrasto nell’emergenza Covid-19, secondo quanto previsto dalla Legge regionale numero 3 approvata a marzo.
Le risorse a disposizione ammontano complessivamente a due milioni di euro e la misura, una tantum, riguarderà i dipendenti delle ditte appaltatrici impiegati nei servizi sanitari ausiliari, operatori che svolgono diversi compiti dell’assistenza di base, come il trasporto dei malati, la fornitura dei pasti o il riordino delle stanze e degli ambulatori.
“Si tratta di una premialità – dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas – analoga a quelle già riconosciute nel corso dell’emergenza Covid per altre categorie di lavoratori del servizio sanitario regionale, ma dalla quale gli addetti ai servizi sanitari ausiliari esternalizzati rischiavano di rimanere esclusi, un fatto che avrebbe costituito un’ingiusta discriminazione tra gli operatori. È stato giusto intervenire, tutti gli operatori impegnati nell’emergenza hanno dimostrato spirito di sacrificio, abnegazione e grande dedizione al lavoro nonostante le difficili condizioni conseguenti all’impatto della pandemia sul sistema sanitario”.
“Tutto il personale impegnato nell’emergenza – dichiara l’assessore Nieddu – indipendentemente dal proprio rapporto contrattuale, ha dato un contributo importante all’intero sistema, agli ospedali e ai servizi sul territorio. È giusto, quindi, riconoscere un bonus anche ai lavoratori dei servizi ausiliari”.
Secondo quanto stabilito dalla Giunta, spetterà ora ad Ares, in accordo con le Asl e le aziende ospedaliere, effettuare la ricognizione sui lavoratori e avviare la contrattazione con i sindacati per definire il riparto delle risorse e l’entità del bonus e la conseguente adozione del Piano per la remunerazione delle prestazioni dei lavoratori dei servizi sanitari ausiliari esternalizzati direttamente impiegati nelle attività di contrasto all’emergenza Covid-19.