Dopo la conferenza di oggi a Serrenti, gli incontri organizzati dall’associazione internazionale città della terra cruda proseguono domani a Samassi con il momento celebrativo del ventennale della fondazione. Per l’occasione, si parlerà del ruolo della rete internazionale delle città della terra. Interverrà l’assessore regionale dell’urbanistica Quirico Sanna.
Dopo aver discusso del contributo dell’architettura di terra cruda alla transizione ecologica, proseguirà domani l’evento “Viaggio nella terra cruda in Italia 2001-2021” per raccontare quanto è stato fatto in vent’anni dall’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda e, soprattutto, il ruolo della rete internazionale, sempre più solida.
Grazie al lavoro svolto dall’Associazione, le tematiche legate all’architettura in terra cruda, sempre più attuali, diventano oggetto a livello internazionale di una serie di riflessioni da tradurre in atti concreti per affrontare le nuove sfide che attendono la società sul fronte della sostenibilità e della transizione ecologica.
Il ruolo della rete delle Città della terra cruda è sempre più attivo e presente in ambito europeo, anche grazie al sostegno della Regione Sardegna, e dell’assessorato dell’Urbanistica in particolare, che ne ha favorito e sostenuto l’internazionalizzazione.
L’appuntamento di domani 30 aprile, al cinema Italia di Samassi, permetterà di conoscere i partner europei, le buone prassi e i progetti da questi portati avanti, per chiudere le celebrazioni del ventennale della fondazione dell’Associazione con chi ne fa parte. Atteso, per l’occasione, l’intervento dell’assessore regionale dell’Urbanistica Quirico Sanna.
L’incontro sarà introdotto dal videodocumentario “La terra cruda in Italia” realizzato dal regista Alonso Crespo.
SABATO 30 APRILE, dalle 10 alle 13
Proiezione del video-documentario “La terra cruda in Italia” a cura del regista Alonso Crespo.
Incontro istituzionale “La rete internazionale delle Città della terra cruda”.
Intervengono:
- Enrico Pusceddu, presidente Città della terra cruda
- Antonello Sanna, dell’università di Cagliari
- Mauro Bertagnin, dell’università di Udine e membro di CRAterre
- Luis Calderòn, Vicepresidente Deputation de Palencia (Spagna)
- Delia Barbu, dell’associazione TIMIS (Romania)
- Apostolos Mousourakis, dell’associazione Piliko (Grecia)
- Joachim Holder, del Consorzio DVL (Germania)
- Salvatore Cherchi, dell’ISPROM (Istituto di studi e programmi per il Mediterraneo)
- Quirico Sanna, assessore dell’Urbanistica della Regione Autonoma della Sardegna
L’incontro è gratuito e ad accesso libero, ma i posti sono limitati ed è necessario prenotarli sulla piattaforma Eventbrite. Di seguito il link:
Incontro di sabato 30 aprile, cinema Italia, piazza Italia, Samassi
Prevista con una celebrazione a parte il 21 maggio prossimo l’inaugurazione della nuova sede delle Città della terra cruda in via San Geminiano a Samassi.
L’ASSOCIAZIONE
Nasce a Samassi il 16 novembre 2001. Fondatori dell’Associazione sono per la Sardegna i Comuni di Samassi, Villamassargia, Serramanna, Ussana, Guasila, Vallermosa, San Sperate, Musei, Samatzai, Serrenti, Segariu, Nuraminis e Selargius, per le Marche Montegranaro e Treia e per l’Abruzzo Casalincontrada e Roccamontepiano. Oggi aderiscono all’Associazione quaranta Comuni in rappresentanza delle Regioni Sardegna, Abruzzo, Marche, Piemonte e Basilicata, alcuni enti territoriali, un ente Parco, liberi professionisti, associazioni e imprese. Una realtà sempre più orientata anche all’internazionalizzazione con una rete solida di Comuni europei.
È un’alleanza tra le città che riconoscono il valore delle architetture e degli insediamenti in terra cruda quali componenti del paesaggio che caratterizzano il loro territorio, come base per un modello di sviluppo sostenibile. Promuove il riuso del materiale terra cruda nella filiera dell’edilizia contemporanea, a partire dalla tutela, il recupero, il riuso degli edifici tradizionali in terra cruda e l’impiego di materiali naturali in edilizia per sostenere l’abitare sostenibile. Aderisce al Documento internazionale “Abitare la terra, per il diritto a costruire in terra cruda”, promosso nel 2010 da CRATerre, Ecole Nationale Supérieure d’Architecture di Grenoble e dalle numerose istituzioni e personalità che promuovono l’architettura di terra nel mondo.