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martedì, 26 Novembre 2024
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Poliambulatorio di San Gavino, sindacati contro spostamento di sede e lavoratori

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I sindacalisti della FIALS compatti contro lo spostamento del poliambulatorio da San Gavino Monreale. Lettera indirizzata ai vertici ASL e al Sindaco Carlo Tomasi.

“Pur comprendendo – spiega il segretario provinciale della FIALS, Giampaolo Mascia e in parte condividendo le motivazioni addotte (elevato canone di affitto e condizioni strutturali che necessiterebbero immediato e non rinviabile intervento di ristrutturazione) ciò che preoccupa è la dichiarazione attribuita al Direttore Sanitario circa lo spostamento delle prestazioni sanitarie ‘altrove'”.

Il segretario della FIALS si riferisce alle parole rilasciate alla stampa dal Direttore Sanitario Sergio Pili, che aveva ipotizzato lo spostamento del servizio con un generico “altrove” senza meglio specificarne la posizione geografica.

“Dove saranno ricollocate le prestazioni relative al punto prelievi ematici, orl, neurologia, oculistica, cardiologia, odontoiatria, reumatologia, pediatria e igiene pubblica? L’amministrazione comunale attualmente in carica, a conoscenza della problematica da tempo, ha o non ha mai messo a disposizione dell’azienda dei locali o titolo gratuito dove trasferire il Poliambulatorio, evitando in tal modo il depotenziamento dell’offerta sanitaria territoriale?”. Queste le domande poste da Giampaolo Mascia alle istituzioni. Domande che aspettano una risposta doverosa e puntuale da parte della ASL.

Non si parla solo dell’ennesimo scippo di servizi dal territorio di San Gavino Monreale in favore dei paesi limitrofi (sulle quali cause, sarebbe necessario aprire un altro capitolo), ma anche di un grave danno per i lavoratori che si vedrebbero trasferire in un altro comune, qualora venissero confermate le voci di corridoio che vogliono come già approntati nuovi locali a Guspini e Villacidro.

“Oltre alla riduzione delle prestazioni sanitarie che inevitabilmente colpirebbe la cittadinanza sangavinese – spiega infatti Giampaolo Mascia – esiste forte preoccupazione in relazione al destino di tutto il personale sanitario attualmente in organico. Si ricorda che il personale è in prevalenza composto da dipendenti gravati da importanti limitazioni lavorative riconosciute e certificate dal medico competenze aziendale, e come tale sarebbe inaccettabile un allontanamento dalla propria residenza con ulteriore aumento del loro già notevole disagio”.

I vertici FIALS auspicano un maggiore coinvolgimento dei sindacati in queste delicate decisioni, “con l’obiettivo comune di alleviare le criticità aziendali esistenti e migliorare i servizi erogati alla popolazione del Medio Campidano”.

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