Vandali in azione ancora una volta a San Gavino Monreale.
Un paese tristemente famoso per le “cose belle che non durano”, quello dello zafferano, del carnevale e dei murales. E le cose belle non durano mai a causa dei soliti ignoti che, non avendo niente di meglio da fare nella vita, sono incapaci di trovare passatempi migliori del rovinare la cosa pubblica.
L’ultimo scempio ci è stato segnalato da Sofia Inconis, segretaria amministrativa dell’associazione Chine Vaganti, nonché socia attiva nella parte illustrativa.
Il murales al “Museo delle due fonderie”, creato da Chine Vaganti nel 2017 assieme all’Associazione Culturale SKIZZO e a Kenemèri, in occasione del ventennale dell’associazione.
“Un murale realizzato in onore di sig. Tatano Corrias – ci spiega Sofia – nostro caro socio onorario tempo addietro. Abbiamo notato che purtroppo è stato vandalizzato, dapprima probabilmente preso a sassate, dato i fori che si notano in tutta la parete, e ora volgarmente pasticciato con le bombolette. Ci è dispiaciuto tantissimo vedere rovinata così un’opera a cui abbiamo messo lavoro e cuore per crearla”.
Uno sfregio alla memoria di Tatano Corrias e un insulto al lavoro degli artisti che tanto impegno hanno messo nel realizzare l’opera.
Non è questa la sede per individuare i responsabili (anche se non è così complicato farsi un’idea più o meno precisa), ma può essere un nuovo spunto di riflessione sulla direzione in cui sta andando San Gavino Monreale. Magari chiedendoci, tutti insieme, se il paese in cui vogliamo vivere è uno in cui i muri – soprattutto quelli faticosamente valorizzati da artisti e volontari – sono imbrattati impunemente dai vandali.