Serramanna purtroppo è finita al centro della cronaca, anche recente, per via di episodi legati al mondo della droga e ritrovamenti di stupefacente da parte delle forze dell’ordine e, sebbene questo può apparire come una macchia per il paese, va considerato e comunicato il fatto che la fetta più ampia della popolazione vede questa come un grave problema, non vorrebbe continuare a vedere i propri giovani fare uso di droga ed ha esplicitamente chiesto che siano intensificate le attività di prevenzione.
Cittadini e commercianti hanno infatti lamentato che il baccano, gli incidenti e i drammi domestici causati da quei ragazzi del paese, fortunatamente la minoranza, che fanno uso di droga minano la tranquillità di tutto il paese. Non solo marijuana e hashish che ormai i ragazzi reperiscono con estrema facilità, ma anche le droghe che hanno effetti immediati ben più forti e pericolosi. Inoltre non mancano quelli che è palese che spaccino, fatto che lascia disarmati in quanto sopraggiunge la paura di ritorsioni se avviene formale denuncia.
Per questo motivo, da alcune settimane, i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga, aiutati da quelli della Chiesa di Scientology, stanno focalizzando le proprie iniziative di prevenzione a Serramanna riscontrando che il buon cuore delle persone e la volontà di estirpare questa piaga, ontra nella maggior parte dei cittadini. Le attività in questo paese stanno venendo effettuate con cadenza settimanale e ciò che sta spingendo i volontari sono proprio le dichiarazione dei residenti e dei commercianti i quali hanno denunciato un forte malessere legato all’eccessivo consumo di droga. “L’arma più efficace contro la droga è l’istruzione” disse L. Ron Hubbard. Ecco perché fornire le corrette informazioni conduce necessariamente ad un miglioramento anche quando il tema è la droga.
Nella serata di martedì 2 novembre ad esempio, i volontari hanno avuto modo di confrontarsi con tanti cittadini e non è mancato il classico esempio del disagio a cui si trovano di fronte alle famiglie. Un signore, nel vedere i volontari distribuire il materiale informativo, ha prima tentato di ignorarli, poi con loro ha espresso il dispiacere per i ragazzi che consumano droga, per poi ammettere di avere un figlio che non riesce ad uscire da questo tunnel e lui come padre si sente disarmato e protegge l’onore della famiglia cercando di nascondere questo problema. Ora coi materiali in mano può spiegare a suo figlio dove lo porteranno gli stupefacenti e magari, da un’iniziativa semplice quanto comunicare con le persone, un’altra vita sarà libera dalla droga.
Ulteriori informazioni su questa campagna di prevenzione possono essere trovate su www.cagliariliberadalladroga.com e www.noalladroga.it