Il decreto approvato all’unanimità in Consiglio dei Ministri. Fino a 1.000 euro di sanzione e sospensione da lavoro (da subito nel settore privato, dopo cinque giorni nel pubblico) per chi non si adegua. Validità del tampone molecolare negativo prolungata a 72 ore.
Green pass obbligatorio dal 15 ottobre per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, prezzo calmierato per i tamponi in farmacia, multe per chi si presenta sul posto di lavoro senza certificato verde. È quanto approvato dal Consiglio dei Ministri dopo la cabina di regia tenutasi a Palazzo Chigi, a cui hanno partecipato il premier Mario Draghi e i ministri delle forze della maggioranza che sostiene il governo.
Scatta subito la sospensione dal lavoro per i lavoratori privati, mentre per i dipendenti pubblici scatta dopo 5 giorni. Obbligo di certificato anche per chi fa parte delle associazioni di volontariato, per le collaboratrici domestiche, le badanti, le baby sitter e per le partite IVA. Per chi cerca di eludere i controlli, invece, è anche prevista una sanzione pecuniaria. Le contravvenzioni vanno da 600 a 1.500 euro e riguarderanno sia chi non mostra il certificato verde sia chi non effettua i dovuti controlli.
La norma esclude la possibilità di licenziamento dei dipendenti non provvisti di certificato. Resta valida, ove applicabile, la possibilità di chiedere lo smart working.
Sui tamponi il provvedimento sancisce l’obbligo generalizzato per le farmacie di praticare prezzi calmierati per i test. Per chi non può vaccinarsi il tampone sarà gratuito, mentre i minorenni non vaccinati pagheranno 8 euro e i maggiorenni 15 euro. I tamponi molecolari negativi avranno una validità di 72 ore, mentre quelli salivari e antigenici 48.