Una mozione per elaborare un regolamento sull’assegnazione delle sedi alle associazioni culturali. Questo l’ultimo “casus belli” in seno al consiglio comunale: scintille tra maggioranza e minoranza per una situazione definita “grave” dal consigliere del Gruppo Misto Stefano Altea.
Risale a quattro anni fa infatti una relazione tecnica del Comune di San Gavino Monreale che attesta la necessità di una riorganizzazione e di una regolamentazione dell’assegnazione degli spazi comunali alle associazioni sangavinesi. La Giunta di allora, nel mese di febbraio 2017, con la delibera di giunta 41, diede mandato al Settore 3° Servizi Finanziari, Cultura e Sport “per uniformare i criteri di assegnazione per tutti gli immobili e tutte le associazioni predisponendo una bozza di regolamento per la concessione di immobili comunali alle associazioni locali o con attività prevalente nel Comune di S. Gavino M.le, da approvare in Consiglio Comunale entro il 30.04.2017, previo indirizzo da parte della Giunta Comunale”.
Da allora, però, nulla sarebbe cambiato. Le modalità di assegnazione sono state dunque aspramente contestate dalla minoranza.
“Dal 2017 – attacca Stefano Altea – sono passati anni, la situazione è grave. Disporre degli immobili comunali senza che siano definite delle regole oggettive e uguali per tutti, avere delle associazioni che hanno fatto richiesta da tantissimi anni e non hanno mai avuto risposta. È indispensabile che ci sia un regolamento che dica quali sono i criteri secondo cui gli immobili comunali vengono assegnati. Come è possibile che dopo 4 anni ancora non abbiamo un regolamento? Nel momento in cui non ci sono regolamenti viene lasciato spazio alla discrezionalità di chi amministra: in uno stato di diritto le cose non funzionano così, i beni pubblici devono essere gestiti in base a delle regole oggettive”.
Gli attacchi durissimi della minoranza sono stati altrettanto aspramente contestati e respinti dalla Giunta, che ha argomentato le scelte dell’amministrazione. Scelte basate e calibrate, secondo la maggioranza, sulle esigenze differenti delle varie associazioni. La situazione, comunque, a breve dovrebbe trovare un punto di svolta.
“Come Assessora alla Cultura, Spettacoli e Promozione della Cittadina, – afferma Silvia Mamusa – mi sono da subito occupata della verifica delle sedi da destinare alle associazioni culturali. Abbiamo intrapreso la verifica degli spazi comunali disponibili e la rilevazione di nuove richieste pervenute. Successivamente è subentrato il problema della pandemia da Covid 19 che ci ha tenuti, per oltre un anno, impegnati in interventi di sicurezza sanitaria. In questo lungo periodo le associazioni, purtroppo, non hanno potuto riprendere le attività, limitate dalle restrizioni recepite con l’applicazione dei decreti governativi emanati. È stato un periodo difficile – continua l’assessora alla Cultura – iniziato da subito con la carenza di un’unità di personale, proprio in capo all’ufficio cultura. Una carenza colmata solo qualche settimana fa con l’assunzione di un nuovo dipendente. Questo incremento del personale, di supporto al lavoro egregio svolto dagli uffici, sta consentendo di completare il lavoro di verifica della questione che attiene gli spazi associativi”.
L’iter burocratico per una nuova disciplina dell’assegnazione degli spazi comunali pare dunque essere in dirittura d’arrivo.
“In questi giorni stiamo provvedendo all’invio dei protocolli sanitari per la consegna degli spazi già assegnati e contestualmente è stato ultimato il regolamento che disciplina l’assegnazione dei locali comunali. Si tratta di un iter regolamentare che consentirà di produrre una risposta democratica a tutte le richieste che l’ente riceve, compatibilmente con gli spazi che attualmente si hanno a disposizione. Ognuno – conclude Silvia Mamusa – dovrà avere il giusto spazio”.