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martedì, 16 Luglio 2024

Ospedale di San Gavino, continua lo smantellamento dei servizi: via anche ortopedia e prelievi

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Dopo Farmacia, Oculistica, Diabetologia e Pneumologia, continuano le proteste dei pazienti per quello che viene definito un vero e proprio smantellamento dei servizi dell’ospedale di San Gavino Monreale.

Notizia degli ultimi giorni, la sospensione del servizio dei prelievi di sangue e dell’ambulatorio prime visite di Ortopedia e Reumatologia. In entrambi i casi, pare che sarà (temporaneamente?) necessario spostarsi a Villacidro o Sanluri per ottenere i servizi prima garantiti nella struttura ospedaliera.

Le denunce non arrivano più solo dai pazienti, sfiniti dai continui spostamenti tra strutture distanti decine di chilometri, ma coinvolgono anche la politica del territorio. Dopo l’interrogazione in consiglio regionale di Rossella Pinna per la questione Diabetologia, la sanità del Medio Campidano diventa tema centrale anche dei consigli comunali del territorio.

“L’Ambulatorio del mercoledì prime visite è stato spostato dall’ospedale al poliambulatorio di Sanluri ed è stato istituito un nuovo ambulatorio il lunedì a Villacidro”, questa è infatti la denuncia di Stefano Altea, consigliere comunale del Gruppo Misto a San Gavino Monreale.

“Spesso l’ambulatorio prime visite – spiega il consigliere Altea – dava un po’ di sfogo all’ambulatorio divisionale del lunedì, del venerdì e alla sala gessi che ora finiranno per essere ancora più congestionati! Spostare due unità fuori dell’Ospedale è un grosso problema per gli operatori e per i pazienti”.

Il decentramento e la frammentazione dei servizi sanitari sembra essere inarrestabile e parte di un progetto studiato dall’ATS Sardegna e dalla ASSL Sanluri, da cui politica e cittadini attendono spiegazioni e pretendono maggiore trasparenza, se non scelte condivise nell’interesse dei pazienti.

“Ci chiediamo – conclude Stefano Altea – il perché di questi ulteriori disservizi e del depotenziamento del vecchio ospedale. Con Nicola Orrù porteremo la questione in Consiglio per sapere cosa intende fare la nostra Amministrazione per proteggere la sanità locale”.

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