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venerdì, 22 Novembre 2024
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L’arte cubista colora San Gavino Monreale: il nuovo murale è opera di EFFE

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L’artista nuorese Emanuele Fenu rappresenta “Le contraddizioni della vita” in una sequenza di scene tra adulti e bambini. Si tratta del cinquantaquattresimo murale promosso a San Gavino Monreale dall’associazione Skizzo.

Nuovi colori e nuovi stili pittorici sono arrivati lo scorso fine settimana a San Gavino Monreale, da tempo capitale sarda del muralismo. L’associazione Skizzo ha ospitato la creatività dell’artista nuorese EFFE (aka Emanuele Fenu) che ha messo in scena “Le contraddizioni della vita” in un insieme armonico di scene che passano come una serie di foto in pellicola. L’inaugurazione è stata impreziosita dall’esibizione della cantante Chiara Effe e dall’inserimento nel programma dell’edizione 2019 di Monumenti Aperti.

L’arte cubista colora San Gavino Monreale: il nuovo murale è opera di EFFE
L’arte cubista colora San Gavino Monreale: il nuovo murale è opera di EFFE

EFFE è un pittore e muralista sardo che ha avuto diverse esperienze sia nell’Isola che all’estero. Al momento vive e lavora ad Alghero e ogni volta sente di riprodurre la propria visione della vita in ogni opera. Esattamente come l’ultima: «Qui sono rappresentati degli adulti che hanno dei cappelli da cui escono dei bambini, i quali cambiano la loro visione della vita» racconta, e aggiunge: «I bambini portano arricchimento e insegnamento. Nel murale si può vedere in prima battuta un signore con una gabbia e dentro di essa un uccellino. È aperta da una bambina che esce dal cappello della moglie di questo signore e gli dice di lasciar perdere le cose futili della vita. Poi troviamo un’altra signora con un pesce in un piccolo acquario ed un bambino che tenta di levare l’amo che potrebbe ucciderlo, rappresentazione dell’infantilismo dei gesti. Ci sono dunque tante azioni quotidiane che, unite, vanno a formare una unica scena».

Lo stile è cubista, deforma le forme mantenendo il figurativo del disegno. La tecnica di disegno è dovuta da tempere acriliche all’acqua, in pratica è un acquerello sul muro al quale l’autore voleva dare velature delicate e sfumature che non lo appesantissero. Si tratta di un continuum rispetto a precedenti opere:  «È il terzo murale che faccio con questa dicromia. Ne ho fatto anche uno a Orgosolo e uno a Siniscola. Lo stile ha riscosso molto successo, dunque ho deciso di proseguire così. La mia è una continua ricerca, ho anche altri progetti dove utilizzo colori più forti dove mantengo il proposito di raccontare a modo mio il genere umano».

 

Il cinquantaquattresimo murale promosso dall’associazione culturale Skizzo è stato compiuto anche con la partecipazione di alcune bambine e ha subìto qualche rallentamento a causa del forte vento che ha imperversato a San Gavino per tutti i tre giorni di creazione. «Il clima è stato un po’ brutto ma sono riuscito ad arrivare alla conclusione dell’opera» ha spiegato. «Il muro era perfetto, dunque per me è stato facile. I ragazzi dell’associazione mi hanno tenuto compagnia dall’inizio alla fine, non è capitato in tutti i posti in cui ho lavorato. Si sono unite a me delle bambine, hanno potuto sperimentare la mia tecnica coi pennelli ed io ho potuto insegnare loro come si fanno le sfumature in questo genere di creazioni».

(Foto credit: Simone Spada e Associazione culturale Skizzo)

Fonte: Vistanet

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