La sigla dell’assessore Franco Manca, insieme a quelle dei rappresentanti degli enti locali, delle Asl, di Confindustria e delle organizzazioni sindacali, ha permesso di dare l’avvio anche ai progetti di utilizzo di questi lavoratori attraverso la guida dei Centri servizi per il lavoro delle province di appartenenza
Firma stamani all’Assessorato del Lavoro della Regione Sardegna, a favore di 237 lavoratori in mobilita’, di cui 30 alla quarta deroga, i restanti alla terza, di 16 aziende in crisi del Sulcis Iglesiente. La sigla dell’accordo ha chiuso il percorso avviato alcuni mesi fa dalla Regione, con l’obbiettivo di dare un sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie, in attesa di poterli reinserire nel mercato del lavoro.
La firma dell’assessore Franco Manca, insieme a quelle dei rappresentanti degli enti locali, delle Asl, di Confindustria e delle organizzazioni sindacali, ha permesso di dare l’avvio anche ai progetti di utilizzo di questi lavoratori attraverso la guida dei Centri servizi per il lavoro delle province di appartenenza.
Le imprese interessate sono Acentro Ceramica (14 dipendenti in mobilita’), Cardnet (44), Cartiera San Giovanni (1), Cosacem (12), Cosemi (12), Elcos (6), Isoref (2), Mcp (13), Ms Isolamenti (5), Omnia (13), Sices Montaggi (23), Sices Work (17), Sirz (1), Spi (40), Vigilanza Cannas (4) e Ali Alluminio (30). Il 28 giugno scorso era stato siglato a parte un accordo a favore delle imprese del Sulcis Iglesiente dell’indotto di Enel Sulcis ed Enel Power, per un totale di 89 lavoratori (tutti alla quinta proroga della mobilita’).
”Al quinto incontro siamo riusciti a far quadrare il cerchio – ha commentato l’assessore Manca – Sia chiaro, questa non e’ assistenza: l’obbiettivo e’ quello di rimettere queste persone nel mercato del lavoro e restituire loro la giusta dignita’. Siamo tutti consapevoli che non si tratta della soluzione per tutti i mali, bensi’ di un intervento tampone che consente di alleviare i disagi a tante persone, in un’area particolarmente complessa che lamenta problemi strutturali. Le Asl sono le istituzioni che maggiormente ci chiedono di poter utilizzare questi lavoratori, tuttavia confidiamo nel contributo delle amministrazioni provinciali e comunali nelle quali risiedono i lavoratori delle imprese in crisi”.
Oggi erano presenti i rappresentanti della Regione, delle Province di Cagliari, Medio Campidano, Carbonia Iglesias e Sassari, dei Comuni di Cagliari, Carbonia, Iglesias, Portoscuso, Sant’Antioco, Domusnovas, Gonnesa, San Sperate, Villamassargia, Calasetta, Carloforte, Giba, Masainas, Musei, Perdaxius, Villaperuccio, Santadi, Sant’Anna Arresi, Narcao, Buggerru, Nuxis, San Giovanni Suergiu, Fluminimaggiore, Sardara, Villanovafranca, Ussaramanna, Tratalias, Selargius, Piscinas, Pula, Porto Torres, Gonnosfanadiga, Pabillonis, Bono, Serramanna, Monserrato, San Gavino Monreale, Sanluri, Capoterra, Elmas e Uta, delle Asl di Cagliari, Sanluri e Carbonia, della Confindustria Sardegna Meridionale e delle segreterie regionali e territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
Fonte: Adnkronos