Lo sviluppo del turismo in Sardegna non passa solo dalla valorizzazione delle bellezze naturali quali spiagge e mare, conosciute oggi per la loro bellezza dai turisti di tutto il mondo; Il futuro si gioca anche su altri fronti tra cui due elementi contrapposti ma che nel campo turistico possono essere complementari tra loro.
Il primo è legato alle strutture e servizi dedicati al lusso, mentre il secondo riguarda lo sviluppo di un nuovo modo di fare turismo sostenibile.
Per quanto riguarda il settore legato al lusso, l’isola deve fungere da attrattiva anche dai quei Paesi emergenti che hanno un bacino di potenziali turisti notevole.
Parliamo della Cina e in generale dell’Asia, ma anche degli Emirati Arabi, Paesi che oltre a voler scoprire le bellezze della Sardegna, vogliono investire nei propri luoghi, creando sinergie che possano portare i loro turisti facilmente e comodamente sull’isola.
A fianco di questo, va sviluppato anche un nuovo genere di turismo, più di nicchia, che rappresenta però una forma di crescita importante per la Sardegna, parliamo del “sostenibile”.
Tutto quanto ruota attorno al settore turistico deve viaggiare verso una direzione che abbia un carattere di sostenibilità, dall’ambiente, alle strutture, alla valorizzazione del territorio e di quello che offre, fino alle offerte per i traghetti per la Sardegna, disponibili durante tutto l’anno e non solo nell’alta stagione.
Per favorire un turismo legato alla scoperta e valorizzazione delle risorse, non legato solo al relax estivo, Moby mette oggi a disposizione servizi di trasporto su mare confortevoli, veloci e che permettono di raggiungere l’isola anche al di fuori del classico periodo caldo.
Tante le iniziative introdotte dalla Sardegna nel campo della sostenibilità, tra tutte la candidatura dell’università di Cagliari a diventare cattedra Unesco.
Il nuovo accordo è stato firmato dalla rettrice Maria Del Zompo e dal presidente del Geoparco Tarcisio Agus, il dossier è pronto per essere inviato e sancisce l’accordo tra l’Ateneo e il Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna.
L’obiettivo è di valorizzare un sito unico al mondo, che possa generare un’idea di vacanza che abbini tradizioni, natura, storia, memoria e archeologia industriale.
Un luogo in cui è possibile trovare i vecchi villaggi dove risiedevano i minatori, pozzi per l’estrazione, impianti industriali, gallerie e percorsi ferroviari tipici di una volta.
Testimonianze di un’industria estrattiva di un tempo, ora abbandonata, che può diventare un vero traino per lo sviluppo del turismo sostenibile.
Il progetto prevede la creazione di percorsi geo turistici, in grado di attirare visitatori, in cui potranno essere visitati foreste popolate da una grande varietà di animali, falesie a picco sul mare, angoli di costa ancora poco abitati e tanto altro ancora.
Nella rete Geoparks dell’Unesco sono ora inserite 8 aree minerarie, che interessano 81 comuni sardi e 8 mila anni di storia industriale, ma altri luoghi della Sardegna sono in fase di studio al fine di promuovere lo sviluppo tecnologico e l’innovazione e creare una rete di imprese locale.