Decidere di acquistare delle applique per il proprio appartamento è una scelta abbastanza comune: ma siamo sicuri di sapere veramente come e dove installarle in maniera appropriata? Per trovare una risposta a questo interrogativo è necessario pensare, prima di tutto, alle esigenze che tali soluzioni di illuminazione sono chiamate a soddisfare: esse, infatti, potrebbero essere impiegate per l’illuminazione indiretta, come luci di accento o ancora come luci di fondo in corridoi o altri ambienti dalla metratura limitata. Un aspetto che non può essere trascurato, invece, è quello dell’altezza.
Lo standard da rispettare
Secondo lo standard, le applique – sia che si tratti di applique dal design moderno o elementi più antichi – dovrebbero essere collocate a un’altezza maggiore di quella degli occhi umani, e quindi non sotto il metro e mezzo: in questo modo è possibile prevenire eventuali abbagli, che sono probabili a maggior ragione in presenza di lampadine in vista o di applique prive di schermatura. Per le lampade da parete, ad ogni modo, non si può identificare un’altezza standard vera e propria, anche se in media si è soliti orientarsi tra il metro e 90 e i 2 metri e 20. Si tratta di una sorta di convenzione che va a individuare queste due altezze, ipotizzando di avere a che fare con porte alte 2 metri e 10 – sempre secondo gli standard più diffusi – e con soffitti alti 2 metri e 70 centimetri. Chiaramente, nel momento in cui una o entrambe queste misure sono differenti, anche la regola relativa alle applique è destinata a non essere rispettata.
Come si è detto, è necessario valutare anche lo scopo dell’illuminazione e lo specifico utilizzo che si intende fare delle applique. Vi si può ricorrere, per esempio, come luci di accento nell’eventualità in cui si desideri mettere in risalto un elemento decorativo come un quadro: in questo caso è necessario collocare i diffusori non alla stessa altezza del complemento di arredo che si vuole evidenziare, ma più in basso o più in alto, per fare in modo che il fascio di luce vada a centrare la zona interessata. In alternativa, si possono sfruttare le lampade da parete integrandole con i lampadari e al posto delle abat-jour da comodino: si parla, in questo caso, di luci funzionali, ed è ovvio che la posizione sarà molto più in basso.
Le regole da seguire
Una delle regole più importanti da seguire è quella che prevede di collocare le applique a un’altezza non inferiore al metro e 90 e non superiore ai 2 metri e 20 solo in presenza di soffitti da 2 metri e 70; se, invece, le pareti sono più alte, le applique possono essere fissate al massimo una ventina di centimetri più in alto, mentre se sono più basse si può scendere di una quindicina di centimetri.
Nel caso in cui l’applique sia destinata a essere montata in corrispondenza di una parete in cui si trova una porta, è bene prestare attenzione affinché il punto luce si trovi subito sotto l’altezza della soglia, o in linea con la stessa, in modo tale da poter fruire di una resa estetica più appezzabile. Nell’eventualità in cui vengano impiegate più applique, il suggerimento è quello di rispettare per tutte la stessa altezza, anche se esse sono collocate in ambienti diversi, ovviamente fatta eccezione per le pareti delle scale.