Da lunedì 22 maggio 2017 in via Trento a San Gavino Monreale vedremo nascere un’altra opera d’arte dell’artista sangavinese Daniela Frongia Jana’s, che abbiamo avuto modo di conoscere e apprezzare in più occasioni, ad esempio con la mostra “All’Interno e all’Intorno contemporanea-mente”.
Ecco, nella foto sottostante, la parete che sarà destinata ad accogliere la particolare arte di Daniela Frongia. Non vi anticipiamo nulla, ma chi ha avuto modo di visitare il laboratorio di Jana’s, potrà chiudere gli occhi e immaginare il meraviglioso risultato finale.
Si potranno seguire gli sviluppi dei lavori sulla pagina Facebook dedicata all’evento InstallationArt With DANIELA FRONGIA “JANA’S” organizzato da Non solo “Murales di San Gavino Monreale Paese di Artisti”.
BIOGRAFIA DI DANIELA FRONGIA
Daniela Frongia – Jana’S, nasce nel 1981 a San Gavino Monreale. Inizia il percorso formativo presso l’Istituto Statale d’Arte “Carlo Contini” di Oristano e matura la propria preparazione all’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Prende parte alla V e alla VI edizione di “Networking”, il progetto per la promozione dell’arte contemporanea durante il quale affianca personalità internazionali come John Duncan, Melissa Pasut, Cesare Pietroiusti. In questa prima fase, l’intensa attività della Frongia abbraccia produzioni e media espressivi differenti: installazioni, performance, video, fotografia, pittura. Tornata in Sardegna, declina gradualmente il proprio interesse verso le arti plastiche e le forme legate al fare artigianale tradizionale, in particolare la manifattura tessile. Trame e fili intervengono nello spazio pittorico per definire suture, lettere, ramificazioni. La produzione più recente è caratterizzata da un approccio più intimo con la natura e la materia; l’artista lavora terra, fibre, legno e pigmenti per creare forme che imbastiscono dialoghi con il proprio universo interiore e il mondo che la circonda. Tutte le fasi della lavorazione sono seguite ed eseguite dalla Frongia che semina, raccoglie, fila, tesse, cuce e ricama personalmente le proprie opere; ogni gesto è parte integrante di un atto creativo contemporaneo, dal forte potere evocativo.