Per una costante sicurezza ed efficienza della canna fumaria, è necessario pulirla periodicamente, diciamo ad anni alterni, ma la frequenza non può che dipendere dall’uso più o meno intenso del camino.
Come ci accorgiamo che è giunto il momento di pulire la canna fumaria?
La presenza di cattivi odori, un tiraggio inadeguato, la fuliggine che invada il pavimento del focolare, rappresentano un chiaro segnale che è giunto il momento di pulire la canna fumaria, rivolgendosi ad uno spazzacamino professionista o intervenendo di persona. Una corretta e costante manutenzione della canna fumaria tiene lontani gli incendi, ne allunga la durata, mantiene costante l’efficienza nel tempo.
Intervenendo dall’alto o dal basso della canna fumaria, si tratta di fare in modo che la stessa venga attraversata per l’intera lunghezza da una spazzola (scovoli). Lo scovoli deve presentare la stessa forma e la stessa dimensione interna della canna fumaria, canna fumaria che può presentare una forma quadrangolare o circolare, anche se quest’ultima è da preferire per la maggiore facilità con la quale il fumo la percorre.
Il materiale della canna fumaria, quale ghisa, acciaio, cemento, influisce sia sulla tipologia di spazzola da utilizzare che sull’efficienza della canna stessa. Quelle metalliche, essendo maggiormente levigate velocizzano l’uscita del fumo, trattengono meno fuliggine e risultano di più facile e veloce pulizia. Ovviamente, sia ai fini del buon tiraggio che della facile pulizia, è importante, nei limiti del possibile, che la canna fumaria non presenti strozzature o bruschi cambi di direzione (gomiti).
La scelta della spazzola.
Bisogna orientare la scelta verso una spazzola che per materiale e dimensione sia perfettamente compatibile con le caratteristiche fisiche e dimensionali della stessa. In particolare, per una canna fumaria in muratura, lo scovoli sarà in acciaio. Una spazzola che senza creare attrito riesca a liberare perfettamente la canna fumaria delle impurità accumulatesi nel tempo lungo le pareti.
Pulizia canna fumaria operando dall’alto.
L’intervento risulta più efficiente e meno impegnativo se eseguito dall’alto. In questo caso, la spazzola, all’estremità anteriore della quale viene legato un peso adeguato, viene calata con una corda legata all’estremità opposta della stessa. Se la misura della spazzola è stata individuata con esattezza, un peso di qualche chilogrammo dovrebbe essere sufficiente a farla scivolare verso il basso, dal comignolo al pavimento del focolare, il tutto senza graffiare la canna e senza rimanere incastrata lungo il percorso.
L’operazione può non risultare agevole se la canna fumaria presenta degli ostacoli, quali gomiti o strozzature.
In presenza di simili inconvenienti, non resta che riportare la spazzola di nuovo su, legare una seconda fune dal lato anteriore della stessa, lato che ospita il peso, e calare all’interno della canna la fune, reggendo la spazzola fino a che il capo della nuova fune non raggiunge la bocca del camino, dove si posiziona una seconda persona. Quindi si ripete l’operazione, lasciando scendere di nuovo la spazzola.
Nel momento in cui la spazzola arresta la sua corsa spontanea, da parte della persona che si trova nelle prossimità della bocca del camino si prova a tirare lentamente la fune e quindi la spazzola, mentre la seconda persona che trovasi in alto in prossimità del comignolo allenta lentamente la presa, evitando che la spazzola raggiunga di colpo la fine della corsa, ossia il pavimento del focolare.
Durante l’operazione la bocca del camino deve essere chiusa ermeticamente per evitare che la fuliggine possa invadere l’ambiente, per cui diventa necessario praticare nel pannello di chiusura un foro appena sufficiente al passaggio della fune. Insomma, bisogna realizzare un movimento coordinato tra i due operatori, semmai con l’ aiuto del telefonino, se la distanza non consente di comunicare.
Se la canna fumaria dovesse riguardare una stufa, questa va scollegata ed opportunamente tappata, mentre se la canna fumaria serve un tradizionale camino è la bocca di questo, che come abbiamo detto, va ermeticamente chiusa.
Completata l’operazione si tratta di recuperare e smaltire la fuliggine che è venuta giù. Scegliendo di operare dall’alto, non sussistono problemi se al comignolo vi si accede per il tramite di un terrazzo, cosa diversa se bisogna salire sul tetto spiovente di tegole o coppi, nel qual caso non ci sono dispositivi di sicurezza che bastino, dei quali non si deve fare a meno, oltre ad un abbigliamento consone, una mascherina, un paio di guanti e di occhiali
Pulizia canna fumaria operando dal basso.
Dovendo necessariamente operare dal basso, l’intervento diventa più faticoso e impegnativo.
- Si tratta di fare in modo che la spazzola attraversi l’intera canna spingendola dal basso, servendosi di un’asta componibile, ossia un’asta che si compone di più parti avvitabili una di seguito all’altra, man mano che la spazzola viene spinta in alto.
- Non è previsto nessun peso e nessuna fune.
- L’operazione può essere praticata servendosi di un’eventuale apertura d’ispezione della canna od operando dalla bocca del camino, ma in questo caso bisogna fare i conti con la fuliggine che coinvolge l’ambiente.
L’asta componibile può essere utilizzata anche operando dall’alto della canna fumaria, una volta rimosso il comignolo.
Fonte: faidate360.com