Probabilmente l’argomento che abbiamo affrontato più spesso nelle nostre pagine è quello inerente al decoro del paese, siamo passati dalle zone abbandonate recuperate dai giovani volenterosi del nostro paese ad alcuni consigli utili per il miglioramento di diverse zone di San Gavino.
Ma spesso passeggiando nella periferia, che poi tanto periferia non è, ci imbattiamo in situazioni davvero particolari per un paese che vuole avere come biglietto da visita “la bellezza”.
Siamo nella zona di via Convento, poco dopo aver superato il vecchio e mai dismesso passaggio a livello, in quella che molti conoscono come la zona delle “Casermette”, zona diventata celebre grazie anche al Carnevale e agli ottimi artisti della cartapesta che giorno e notte per alcuni mesi all’anno occupano, o hanno occupato quegli spazi. Una zona in cui sono presenti alcune attività produttive e non tanto distante la caserma dei Carabinieri.
All’interno della “casermetta” più lontana, quella più diroccata, ci siamo trovati di fonte uno spettacolo a dir poco indecoroso: frigoriferi buttati, sedili di auto e tanti, tantissimi pneumatici. Il tutto all’interno di una stanza coperta da quattro mura ma non dal tetto. All’esterno altri cumuli di rifiuti pericolosi e non. A pochi metri i cortili delle abitazioni di via Tavolara e via Malta che siamo ragionevolmente sicuri, non apprezzeranno questo tipo di arredo urbano. Trovare i colpevoli di tanta inciviltà ci pare pressoché impossibile, mentre murare l’unica entrata aperta della “casermetta” e ripulire da tanto schifo, sarebbe decisione saggia.
Ma lasciamo che parlino le foto…