Passeggiando per le strade del paese è possibile vedere Casa Mereu: è un grande edificio a due piani posto in via Diaz, in pieno centro storico, nell’isolato chiamato Su Presoni Becciu.
L’abitazione, prima di venire acquistata dal Comune di San Gavino Monreale agli inizi del 2009, appartenne alla famiglia Mereu, ed in particolare a Giovanni Mereu, figlio di Antonio e Rosa Onnis, commercianti ambulanti originari di Cagliari. Il loro figlio divenne un famoso medico condotto e chirurgo, e fu una personalità veramente di spicco nel panorama locale.
Negli anni ’20 riuscì a salvarsi dalla caccia dei fascisti che volevano ucciderlo (e, sempre nei primi anni del regime fascista, venne anche sospesa, dal podestà di allora, la sua attività di medico: fu poi reintegrato dal Consiglio di Stato che emise una sentenza in suo favore), mentre nel 1956 presentò – durante le elezioni amministrative – una sua lista elettorale denominata “Sa lista de is messaius”.
La costruzione della casa è datata ai primi anni del XX secolo e vi abitava il medico con la sua famiglia. I suoi eredi invece vi dimorarono fino agli anni ’60. L’edificio è realizzato in mattoni di terra cruda (lardini), e riporta il modello a “palazzetto” (Palattu), molto in voga fra le famiglie più abbienti e abbellito con stile floreale (Liberty). L’intera struttura occupa una superficie di 230 mq, composto da corpi di fabbrica prevalentemente a pianta quadrilatera regolari. Per quanto riguarda il prospetto principale, ovvero quello che si affaccia sulla strada, si possono notare le finestre ed i balconi di maggiore ampiezza, con spallette e piattabanda in cotto; i cornicioni di sommità contengono le grondaie, mentre le coperture, a doppio spiovente, sono costituite da capriate lignee in castagno e ginepro. I muri interni ed esterni (costituiti da un basamento in blocchi di pietra sui quali poggiano i mattoni in terra cruda e paglia), sono coperti da intonaco di calce.
All’interno si possono ammirare numerosi elementi decorativi come i dipinti nei controsoffitti in quasi ogni ambiente e la forgiatura della ringhiera della scala in ferro battuto, oltre alle piastrelle in cemento colorato.
In ricordo della professione del proprietario della casa, è una stanza – del pian terreno – adibita ad ambulatorio. L’edificio nel corso degli anni non ha subito modifiche, tranne alcuni corpi situati dietro l’abitazione (che si affacciano su via Santa Lucia) e appartenenti alla corte posteriore, che terminano con un grande portone e con le mura di cinta.
Attualmente la casa è diventata, dopo diversi lavori, un importante Centro di Eccellenza Gastronomica, ma si capisce quanto fosse importante l’abitazione in passato: essa è posta davanti la Piazza Marconi, vicino a quello che un tempo era il municipio, le scuole elementari e la chiesa parrocchiale di Santa Chiara Vergine.
Alberto Serra
Per approfondire:
CASTI A, Nòsu santuingèsus, 2003.
MONTINARI S, Relazione storico-artistica: casa Mereu con relative pertinenze, 2010.