Dalla Valle D’Aosta alla Sardegna, 44 aree del Paese inquinate oltre ogni limite di legge. Si attende dal 1996 una bonifica che non arriva, mentre aumenta la mortalità a causa del crescente inquinamento industriale. Sei milioni di persone esposte a rischio malattie e sono sempre maggiori i casi di cancro alla tiroide e tumore alla mammella che possono essere innescati appunto da metalli pesanti e ioni radioattivi.
Ecco il dossier del giornalista Gianni Lannes sulla questione.
Nelle aree più contaminate d’Italia i tumori sono aumentati anche del 90% in soli dieci anni. Le aree più inquinate del belpaese attendono dal 1996 una bonifica che non arriva, se non sotto forma di speculazione politica ed economica, mentre aumenta la mortalità a causa del galoppante inquinamento industriale; discorso a parte quello bellico: l’incidenza oncologica, in particolare cancro della tiroide, tumore alla mammella e mesotelioma.
Sei milioni di persone esposti a rischio malattie, tutte mortali: tumori, malattie respiratorie, malattie circolatorie, malattie neurologiche, malattie renali. Tutto ufficiale, anche se scritto in burocratese dal ministero della cosiddetta “salute”. Le cifre, ovviamente, ben note ai governanti nazionali e locali dai primi anni ’90, sono ampiamente sottostimate.
In Sardegna
Comuni di Arbus, Assemini, Buggerru, Calasetta, Capoterra, Carbonia, Carloforte, Domus de Maria, Domusnovas, Fluminimaggiore, Giba, Gonnesa, Gonnosfanadiga, Guspini, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, Pabillonis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, Pula, San Gavino Monreale, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Sarroch, Siliqua, Teulada, Tratalias, Uta, Vallermosa, Villa San Pietro, Villacidro, Villamassargia e Villaperuccio.
«Il Decreto di perimetrazione del SIN elenca la presenza delle seguenti tipologie di impianti: impianti chimici, miniere e discariche. Per uomini e donne è presente un eccesso di mortalità per le malattie dell’apparato respiratorio e un difetto, per i soli uomini, per le malattie circolatorie. Il tumore della pleura è in eccesso in entrambi i generi con una stima imprecisa dell’SMR. Si rileva infine un eccesso della mortalità per le condizioni morbose perinatali. Nei bambini delle scuole elementari di Portoscuso una frequenza più elevata di sintomi ostruttivi e bronchitici rispetto ai coetanei dei Comuni di confronto; nei bambini di Sarroch la frequenza è più elevata anche per l’asma».