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domenica, 22 Dicembre 2024

Lo sport promuove la solidarietà

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Lo sport come mezzo di comunicazione. Fabio Aru che vince la Vuelta, una delle corse ciclistiche più importanti al mondo, Fabio Trudu che ha conquistato la qualificazione per la finale mondiale dell’Ironman che si terrà alle Hawaii, e ancora le epiche gesta di Claudia Pinna che abbiamo raccontato più volte nel nostro giornale, per concludere con il buon avvio di campionato della Basket Girl Ancona (serie B) allenata da Giuseppe Caboni.

Tutti sportivi con influenze sangavinesi più o meno marcate, tutti simboli del “vorrei ma non posso” che grazie alla modernità è sempre più difficile da usare come attenuante ai mancati risultati. Abbiamo volutamente messo il calcio, inizialmente in secondo piano, perché racconteremo come una “partita di pallone” possa essere simbolo di solidarietà e integrazione.

Non solo le gesta di Alessandro Deiola, ventenne sangavinese che nel Cagliari dei grandi, quello che spera di vincere il campionato di serie B, segna e convince come pochi.

E neanche i colpi da “numero 10” di Alessio Murgia, sangavinese classe ’97 che nella Primavera del Cagliari inizia a far brillare gli occhi agli appassionati. Il calcio è per di più, e forse soprattutto, un mezzo di comunicazione utilizzato anche nella nostra cittadina per veicolare messaggi importanti, ancor più importanti dello sport stesso.

Si è svolto domenica 6 settembre, il triangolare “Oggi vinco IO”, tre partite che hanno visto in campo una rappresentativa dell’Ospedale di San Gavino, dell’Ospedale Oncologico Businco di Cagliari e le Vecchie Glorie del Cagliari Calcio.

Lo sport promuove la solidarietà
Lo sport promuove la solidarietà

Una serata all’insegna dello sport e dalla solidarietà, che come obiettivo, oltre alla sensibilizzazione sull’argomento, aveva la raccolta fondi per iniziative di solidarietà e sostegno sociale dei malati oncologici. Hanno collaborato all’evento tante associazioni cittadine, che hanno unito le forze sotto l’ottima organizzazione di “Sa Moba Sarda” e della “Stazione Culturale”, e per la cronaca la vittoria sportiva è andata all’Ospedale Businco.

Sabato 12 settembre invece è stata la volta di “Diamo un calcio al razzismo” nome preso in prestito dalla manifestazione estiva “Dai un calcio alla noia”, una partita di calcio tra una rappresentativa sangavinese e una squadra composta da ragazzi di varie nazionalità organizzata dall’associazione Together in occasione dell’evento “InVita la Vita”, un motivo in più per avvicinarci a quell’integrazione che come risultato fornisce più cultura, più sapere e più benessere. E lo sport in tutto questo, non può e non deve mai avere un ruolo marginale.

Luca Fois

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