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martedì, 16 Luglio 2024

Una vita in miniera: ricordi e memoria

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Una domenica diversa dalle altre, l’8 Settembre infatti nei locali delle ex officine di Levante a Montevecchio si è tenuta la quarta giornata regionale dedicata ai lavoratori delle miniere.

L’associazione “Sa Mena” di Guspini, sapiente custode della memoria storica mineraria del territorio, ha organizzato l’evento con una messa per commemorare i numerosi minatori morti in miniera e la consegna della medaglia al 93enne Isauro Atzori, ex minatore. Sono state allestite diverse mostre tematiche come quella fotografica, quella degli attrezzi utilizzati nei lavori e quella documentaria.

I visitatori entusiasti si sono potuti così immergere nel passato ultracentenario della miniera. La manifestazione è andata avanti con una passeggiata per i cantieri, il pranzo offerto da “Sa Mena”, le attività di laboratorio sul riconoscimento dei minerali con il dottor Efisio Cadoni, e un documentario del giovane Nicola Fadda, il quale, attraverso la riproduzione dei suoni e dei rumori da lui elaborati, trasmetteva delle particolari sensazioni trasportando l’ascoltatore all’interno del lavoro di miniera.

Il socio più anziano dell’associazione è il sangavinese Giovanni Mainas, che per l’occasione è stato premiato.

Una vita in miniera: ricordi e memoria
Una vita in miniera: ricordi e memoria

Ha trascorso i suoi quarant’anni di lavoro in miniera tra l’iglesiente, Sardara e Silius, una carriera invidiabile, ricordata durante la premiazione, in cui signor Giovanni non è riuscito a trattenere l’emozione. Nelle precedenti edizioni è sempre stata premiata la figura della “cernitrice”, come simbolo del lavoro femminile nella miniera e quest’anno la medaglia ricordo è stata consegnata alla signora Ada Falqui di Montevecchio, per la sua opera prestata come cuoca nel celebre “albergo Sartori”.

Per concludere segnaliamo una curiosità storica, tra le esposizioni spiccava la copia dell’atto di concessione a titolo perpetuo del permesso di coltivazione mineraria di Montevecchio a firma di Re Carlo Alberto, datato 27 Aprile 1848.

Fonte: Comprendo

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