Nota Stampa ASL 6 – Incidenti domestici degli anziani: un opuscolo
Ogni anno in Italia si verificano circa 4 milioni di incidenti domestici. Le fasce di età più colpite riguardano i bambini sotto i 4 anni e gli anziani sopra i 65 anni.
Il continuo aumento della longevità determina un aumento sempre maggiore della popolazione anziana: il 20% degli italiani ha superato i 65 anni e il 5% gli 80 anni.
Spesso però il corpo invecchia a un ritmo che la mente non sempre accetta. Si pensa e si pretende al proprio corpo di fare delle cose che invece si dovrebbero evitare, o almeno compiere con maggiore attenzione.
Tra gli incidenti domestici degli anziani, le cadute rappresentano l’infortunio più frequente, si calcola che un terzo degli ultrasessantacinquenni ne rimanga vittima.
L’opuscolo
L’equipe del “Gruppo formatori prevenzione degli incidenti domestici” della Asl di Sanluri ha realizzato un opuscolo indirizzato agli ultra sessantacinquenni e in distribuzione in questi giorni negli ambulatori della Asl.
Il libretto è uno strumento utile in cui vengono elencati gli interventi strutturali nelle abitazioni, piccoli accorgimenti nelle case ma efficaci per prevenire incidenti casalinghi. Non solo: l’opuscolo spiega anche i cambiamenti del corpo quando avanza l’età, non si deve sottovalutare che non si è più agili e scattanti come una volta e per cercare di restare in “forma” si consigli la regolare attività fisica.
I dati delle cadute
Le statistiche indicano che ogni anno in Italia coloro che superano i 65 anni cadono con percentuali tra il 28 e 35 per cento; gli anziani che superano i 75 anni cadono con percentuali che si aggirano tra il 32 e 45 per cento.
La vita sedentaria rappresenta un importante fattore di rischio per le cadute sopratutto nella terza età, infatti sono proprio gli anziani quelli che maggiormente si avvantaggiano dal mantenersi attivi.
Tuttavia nonostante sia riconosciuto che l’attività fisica sia estremamente utile per il fisico e per lo spirito, rimane scarsamente praticata in tutti i paesi avanzati.
Almeno il 60% della popolazione mondiale non raggiunge i livelli di attività fisica minimi che sarebbero necessari per la salute.
Dati Istat in Italia evidenziano che oltre il 40% degli italiani sono sedentari e tra questi, quelli più sedentari sono gli ultra 65enni, categoria che trarrebbe i maggiori benefici sia in termini di riduzione dell’incidenza che della gravità degli esiti delle cadute.
La prevenzione
E’ importante sottolineare che la letteratura del settore della prevenzione delle cadute degli anziani indicano che gli interventi più efficaci sono:
A) interventi che si basano sulla valutazione dei fattori di rischio e conseguenti modificazioni ambientali, (ad esempio rimozione dei fattori di rischio presenti nelle abitazioni)
B) programmi di esercizio fisico che uniscano al cammino semplici esercizi di forza e di equilibrio
Vantaggi generali dell’attività fisica
La promozione del cammino associa, alla prevenzione delle cadute, una serie di altri vantaggi in un ottica di salute pubblica: previene l’osteoporosi e il rischio di fratture in caso di caduta, riduce l’uso delle auto con diminuzione dell’inquinamento e degli incidenti stradali, previene le malattie cardiovascolari e il diabete.
Costi economici e sociali degli incidenti
Spesso le cadute sono la causa di fratture con complicanze fisiche che riducono la qualità della vita e talvolta con esito mortale.
I costi umani, economici e sociali legati a questo fenomeno impongono un grosso impegno per essere arginati.
I costi per i ricoveri da incidente domestico sfiorano in Italia i 400 milioni di euro.
In Sardegna si calcola un tasso di incidenti domestici per 10.000 abitanti di 1,9 mentre per l’Italia è del 1,6 e oltre il 30 % di questi riguarda gli anziani.
Servizio Valorizzazione risorse umane, comunicazione e relazioni esterne
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