Era il 1928 quando Silvio Senis, un agricoltore di San Gavino Monreale, decise di aprire nel paese il primo cinematografo pubblico. Si trattava di un cinema all’aperto allestito nel cortile della sua casa campidanese. Un progetto che includeva anche una locanda con alcune stanze per gli operai e ingegneri che si trovavano a lavorare alla costruzione della famosa fonderia.
Il cinema Savoia, ribattezzato Olimpia nel secondo dopoguerra e trasformato nel frattempo in sala al chiuso, passò di padre in figlio rimanendo in attività fino agli inizi degli anni ’90. Sessant’anni durante i quali la famiglia Senis ha custodito circa 8.000 tra manifesti e locandine, ora in parte sotto tutela della Soprintendenza per il valore storico – culturale, oltre a macchinari, che testimoniano la storia del cinema in Sardegna in quegli anni.
Per raccontare la storia dello storico cinema di San Gavino Monreale è stata lanciata su YouTube, Facebook e Instagram la serie una speciale intervista – divisa in 10 puntate – dal titolo “Scopriamo la Collezione Senis”. In questa serie, Giorgio Senis ci guida attraverso la sua straordinaria Collezione Senis, un tesoro unico di cartelloni vintage che raccontano la storia del cinema con un tocco sardo. Dialoga con lui Simone Usai, editore della testata giornalistica San Gavino Monreale . Net, approfondendo il legame tra la famiglia Senis e il cinema, intrecciando racconti di passione, creatività e cultura cinematografica.
Ogni puntata si propone come un vero viaggio nel tempo, un ritorno alle pellicole che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo. I cartelloni, autentiche opere d’arte, evocano un passato in cui il cinema era più di un semplice intrattenimento: era una finestra sul mondo e un mezzo di condivisione di sogni e speranze. Le riprese, affidate all’occhio attento di Andrea Altea, catturano ogni dettaglio, trasformando l’esperienza visiva in un omaggio visivo all’arte cinematografica e alla cultura della Sardegna.
Questa iniziativa non è solo un tributo al cinema, ma un invito alla comunità sangavinese e della Sardegna intera a riscoprire la bellezza delle storie che hanno plasmato intere generazioni. Il progetto si propone di celebrare il legame profondo tra il cinema e la Sardegna, sottolineando l’importanza della memoria culturale in un contesto locale e internazionale.
Ecco la prima puntata: buona visione!