La devastazione lasciata dall’alluvione che ha colpito San Gavino Monreale nella notte tra il 26 e 27 ottobre 2024 non si limita ai danni materiali. Dietro le porte delle oltre 30 aziende della zona artigianale invase dal fango si nascondono storie di sacrifici, famiglie e sogni che rischiano di essere spazzati via dalla furia della natura e dall’assenza di un supporto adeguato.
Per dare voce a questo dramma, è nata la pagina Facebook “Alluvione San Gavino”, uno spazio digitale creato per documentare il disastro e sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di interventi immediati.
Una comunità in difficoltà. La zona artigianale di San Gavino Monreale rappresenta il cuore pulsante dell’economia locale, con oltre 100 lavoratori impegnati in attività che spaziano dall’artigianato ai servizi. Oggi, però, quelle stesse aziende si trovano a lottare per la sopravvivenza. Le immagini pubblicate sulla pagina mostrano capannoni invasi dall’acqua e dal fango, macchinari inutilizzabili e merci distrutte, testimonianze tangibili di un’emergenza che rischia di lasciare una ferita permanente nel tessuto economico e sociale della comunità.
“Dietro ogni porta ci sono storie di sacrifici, famiglie che lavorano per costruire un futuro. Non possiamo permettere che tutto questo venga dimenticato”, si legge in uno dei post pubblicati sulla pagina.
Un appello per il futuro. La missione della pagina è chiara: raccogliere supporto e spingere le istituzioni a intervenire con misure strutturali per la messa in sicurezza del territorio. Tra le richieste, spiccano interventi urgenti per prevenire nuove emergenze e aiuti concreti per consentire alle aziende colpite di ripartire.
Ma non è solo una questione di richieste: la pagina vuole anche unire la comunità, coinvolgendo cittadini e sostenitori. Ogni condivisione, commento e proposta diventa un passo verso il cambiamento, un modo per dimostrare che il silenzio non è un’opzione.
Come partecipare. I gestori della pagina invitano tutti a contribuire condividendo i contenuti per dare maggiore visibilità al problema, commentando con messaggi di solidarietà per sostenere le aziende colpite e proponendo idee o iniziative per supportare la ricostruzione.
“Non lasciamo che il silenzio seppellisca anche il nostro futuro”, è l’appello finale, un messaggio che non lascia spazio all’indifferenza.
Crediti foto: pagina Facebook Alluvione San Gavino