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venerdì, 27 Dicembre 2024

Guspini, bocciato il mega impianto fotovoltaico da 64,40 MW

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Alla fine, la Commissione Nazionale per la Valutazione di Impatto Ambientale (CTVIA), con il contributo della Regione rappresentata da un proprio delegato, ha bocciato l’impianto agrivoltaico denominato “Guspini”, previsto su un’area di circa 80 ettari in località Togoro, nell’agro di Guspini, a sette chilometri dal centro abitato. Il progetto, presentato dalla società ICA ACT s.r.l., con sede legale a Roma, prevedeva una potenza complessiva di 64,40 MW. 

Da qualche tempo, nel territorio guspinese, si è scatenata una vera e propria corsa ai terreni nel nome della necessità di produrre energia pulita: azioni che si configurano come ulteriori minacce ambientali e in questo senso, la CTVIA ha motivato il suo diniego, sottolineando l’incompatibilità del progetto con aree di pregio naturale e culturale, evidenziando il rischio di un’alterazione del paesaggio rurale e di impatti negativi su aree protette e siti ad alta valenza ecologica. «Un esito che accogliamo con soddisfazione e fiducia – ha dichiarato il sindaco di Guspini, Giuseppe De Fanti –, anche pensando agli altri mostruosi progetti che minacciano il territorio. Tuttavia, non abbassiamo la guardia e continueremo a vigilare su tutte le iniziative simili che continuano ad essere presentate».

Il progetto, sottoposto al vaglio del Mite nei primi mesi del 2023, prevedeva l’installazione di 96.120 moduli fotovoltaici da 670 Wp ciascuno, montati su 1.727 inseguitori monoassiali, ognuno dei quali equipaggiato con due file di 15 o 30 pannelli. I moduli avrebbero avuto dimensioni di 2.384 x 1.305 mm, con una cornice di alluminio anodizzato dello spessore di 35 mm, per un peso complessivo di 34,4 kg ciascuno. Questo tipo di intervento avrebbe modificato profondamente la configurazione ecologica del territorio. Laura Cadeddu, rappresentante dei comitati No Megacentrale, A.D.E.S. e Arraju, attivi nella lotta contro le speculazioni nel Guspinese, ha commentato: «Una buona notizia». Ha poi ricordato che il territorio di Guspini è interessato da numerosi altri progetti per impianti agrivoltaici: «Condividiamo pienamente la decisione di non compatibilità ambientale per il progetto “Guspini”. Tuttavia, le campagne guspinesi, su cui si basa gran parte dell’economia locale, non sono ancora al sicuro: ci sono altri 18 progetti in istruttoria, compreso uno in fase di verifica amministrativa. Inoltre, bisogna tenere conto della prevista Nuova Stazione Elettrica». I comitati locali, ha aggiunto, non abbasseranno la guardia: «Restiamo vigili, perché gli altri progetti proseguono il loro iter, rischiando di incidere pesantemente sul territorio». 

Anche Filippo Usai, consigliere comunale e membro del comitato Arraju, ha sottolineato come il lavoro della Regione Sardegna, tra moratorie e ricorsi, stia iniziando a produrre risultati concreti: «Il vuoto normativo lasciato dalla precedente giunta regionale ha creato un far west per le multinazionali, che hanno cercato di speculare sul territorio sardo. A Guspini, con il comitato Arraju, stiamo portando avanti un’attività di ricognizione delle emergenze archeologiche e storiche nel territorio extraurbano. Questo lavoro serve a tutelare il paesaggio e ad affiancare il Comune nel difendere i beni da proteggere e presentare osservazioni contro gli impianti». 

Nella stessa seduta, la CTVIA ha respinto anche il progetto per un impianto da 360 MW nel Comune di Sassari, dotato di un sistema di accumulo da 82,5 MWh. Con oltre 1.000 ettari di superficie prevista, sarebbe stato il più grande d’Italia per potenza e dimensioni. Anche in questo caso, è stata giudicata l’incompatibilità con le esigenze di tutela ambientale e biodiversità. «La Sardegna – ha dichiarato l’assessora all’Ambiente, Rosanna Laconi, sulle pagine del sito web della della Regione Sardegna – non accetterà mai progetti che sacrificano il nostro territorio e la nostra biodiversità. Continueremo a vigilare su questi procedimenti, evidenziando le criticità e lavorando affinché lo sviluppo delle energie rinnovabili avvenga in piena armonia con i valori ambientali e culturali della Sardegna. Questo – ha concluso Laconi – è il nostro impegno per le generazioni future».

Link https://va.mite.gov.it/File/Documento/782655

Autore dell’articolo: Giovanni G. ScanuSardegna24.News

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