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San Gavino, c’è un regolamento per ottenere attrezzature e sala congressi dalla Pro Loco: i chiarimenti dell’associazione

La Pro Loco di San Gavino Monreale ha recentemente diffuso un comunicato in cui la Presidente Antonella Caboni ha voluto fare chiarezza sull’utilizzo delle attrezzature dell’associazione, quali tavoli e gazebi, e della sala congressi situata in Piazza della Resistenza. L’obiettivo è far fronte ad alcune criticità emerse in fase di richiesta e, soprattutto, sensibilizzare la cittadinanza sul funzionamento dei servizi offerti.

«Ringraziamo tutte le associazioni che richiedono le nostre attrezzature per eventi e manifestazioni», esordisce Antonella Caboni, «tuttavia, è doveroso ricordare che tutto l’equipaggiamento viene acquistato dalla Pro Loco grazie al Contributo Regionale, ottenuto attraverso l’organizzazione di eventi durante l’anno. Questo significa che i fondi destinati dal Comune per le nostre attività non possono essere impiegati per l’acquisto o la manutenzione di tali attrezzature».

Il presidente ha inoltre sottolineato come l’acquisto e il mantenimento delle attrezzature, soprattutto dei gazebi, comportino spese non trascurabili: «Spesso capita che l’attrezzatura, consegnata in buone condizioni, venga restituita con danni tali da renderla inutilizzabile. Pertanto, è necessario reintegrare costantemente tavoli e gazebi, in modo da poter soddisfare le richieste di tutte le associazioni locali».

Per garantire la sostenibilità del servizio, la Pro Loco chiede da sempre un piccolo contributo economico a chi usufruisce dell’attrezzatura e della sala congressi. «Abbiamo ereditato un tariffario dai precedenti direttivi», spiega Antonella Caboni. «Questo contributo, una piccola percentuale del valore del bene in prestito, aiuta la comunità a non restare mai priva delle attrezzature necessarie e responsabilizza chi ne usufruisce, facendolo sentire parte di un meccanismo più ampio».

La stessa logica viene applicata alla sala congressi in Piazza della Resistenza, utilizzata per presentazioni, seminari e altri eventi culturali. «Anche la pulizia e il ripristino delle condizioni della sala hanno un costo, e richiediamo una piccola compartecipazione a chi ne fa uso», precisa la Presidente.

In chiusura, Antonella Caboni tiene a sottolineare che questa richiesta non è mossa da interessi personali: «Se chiediamo un contributo minimo, non è per ottenere un guadagno personale, come qualcuno potrebbe insinuare. Al contrario, regolamentiamo l’uso di beni che devono restare a disposizione di tutti».

La Pro Loco invita tutti i cittadini e le associazioni interessate a recarsi presso la sede in Piazza della Resistenza per ulteriori chiarimenti e informazioni. «Siamo certi della vostra comprensione e vi aspettiamo per confrontarci direttamente sul tema», conclude la Presidente.

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