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Accordo tra sindacati e assessorato del lavoro sui cantieri occupazionali per OSS: risolti i nodi contrattuali e percentuali di assunzione

Le perplessità espresse da Cgil Cisl e Uil confederali e di categoria sui cantieri occupazionali per OSS sono state in parte accolte dall’assessorato del Lavoro nell’incontro convocato il 30 settembre in vista della definizione delle delibere attuative che presto andranno in Giunta. 

La misura, per la quale sono stati stanziati 18 milioni in tre anni (9 per il 2024, quattro e mezzo per il 2025 e altrettanti per il 2026), è rivolta ai disoccupati privi di qualunque forma di sostegno al reddito e mira a dare un supporto agli ospedali in una fase di grave emergenza. I sindacati hanno sottolineato che, contestualmente, occorre dar corso alle assunzioni a tempo indeterminato degli idonei nelle graduatorie concorsuali e alle stabilizzazioni. 

Le diverse contraddizioni emerse nell’incontro dello scorso 22 agosto hanno portato all’incontro di stamattina, nel quale sono stati fatti decisivi passi avanti, nel metodo, “perché – rimarcano Cgil, Cisl e Uil, siamo stati chiamati a discutere e dare un nostro contributo in una fase preliminare e non a posteriori”, ma anche nel merito. 

Risolto il nodo del contratto: come era stato chiesto dai confederali, verrà applicato il contratto collettivo di riferimento delle aziende sanitarie, “per evitare di creare nuove discriminazioni tra dipendenti”.

Cgil, Cisl e Uil avevano anche evidenziato come la misura potesse interferire con i percorsi assunzionali già definiti, sia limitando la capacità assunzionale di personale a tempo indeterminato, sia alterando le graduatorie. Un rischio che non c’è secondo quanto affermato dall’assessora e dai direttori generali. I sindacati hanno inoltre ribadito che “l’attuazione della misura non può prescindere da una visione più ampia che risolva una volta per tutte le annose carenze di organico, di Oss e infermieri, ma anche di medici e di personale tecnico e amministrativo”.

L’assessorato ha scelto di riservare il 60 per cento delle assunzioni ai disoccupati idonei delle graduatorie concorsuali, mentre il restante 40 per cento sarà destinato ai disoccupati con il titolo di Oss e comprovata esperienza nel settore, che concorreranno nelle graduatorie Aspal da costruire.

Un segnale di attenzione nei confronti delle vincitrici e dei vincitori di concorso, che però non soddisfa e che ha portato i sindacati a chiedere sia all’assessora del Lavoro che ai Direttori generali dell’assessorato alla Sanità e di Ares presenti, un impegno stringente, magari inserito in una delibera, all’assunzione a tempo indeterminato, entro la fine dei primi cantieri di otto mesi, degli idonei in graduatoria per tutti i posti vacanti, e alle stabilizzazioni: “Questo porterebbe, da una parte, al riconoscimento di un diritto per chi attende da anni, e dall’altra, all’allargamento del numero di posti da assegnare ai disoccupati non presenti nelle graduatorie concorsuali”. 

In conclusione, Cgil, Cisl e Uil hanno espresso apprezzamento per il confronto proficuo e si sono riservati di monitorare l’andamento della misura, a partire dalle delibere di attuazione che verranno stilate a breve.

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