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Trentamila firme per il referendum contro l’autonomia differenziata: “Un segnale netto verso una legge che spacca il Paese”

Sono oltre trentamila, tra cartacee e online, le firme dei cittadini sardi per il referendum abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata: “Un segnale netto – commenta il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante che mostra la consapevolezza della Sardegna dei rischi che l’autonomia in chiave leghista, sostenuta dai partiti della maggioranza e dalla stessa premier Meloni, porta per l’intero Paese e per le regioni più svantaggiate”.

Il sindacato ha organizzato il trasporto dei plichi con i moduli firmati che ieri sono stati caricati sulla nave in partenza da Olbia per Civitavecchia e oggi saranno consegnati a Roma.

“Quella legge spacca il Paese, tende a realizzare la secessione delle regioni più ricche e a condannare le aree in ritardo di crescita a una permanente condizione di inferiorità” – spiega Durante sottolineando che “per queste ragioni un grande movimento di popolo ha animato l’impegno contro la legge in tutta l’Isola e chiede a gran voce di cancellarla attraverso un referendum”.

La Cgil a tutti i livelli si è mobilitata per la raccolta firme e ora sosterrà sino al voto il sì al referendum: “Insieme alle forze politiche e sociali, alle associazioni e ai cittadini della Sardegna – conclude il segretario generale – porteremo in ogni Comune, in ogni realtà locale, le ragioni di chi vuole l’Italia una e indivisibile e di chi si batte per la coesione del Paese, contro ogni divisione e ogni idea di disgregazione e di nuove disuguaglianze”.

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