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Gioco d’azzardo, filiera in salute in Italia e in Abruzzo

Il 2024 si conferma sui buoni standard del 2023, anzi, per alcuni aspetti è pronto addirittura a migliorarli. È questo quanto emerge dal Conto Riassuntivo del Tesoro, redatto di recente dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, che ha confermato le aspettative sul settore dei giochi.

156 milioni di euro di proventi solo nei primi cinque mesi di quest’anno, con un gettito fiscale ancora più elevato: 190 milioni di euro e addirittura 2,41 miliardi per quanto riguarda il prelievo sugli apparecchi. I dati, analizzati dalla redazione di Slot Mania confermano un trend di crescita veramente importante, tutto a vantaggio delle casse dello Stato: l’imposta sui giochi di abilità ha aggiunto e superato i 175 milioni di euro, mentre il diritto fisso sui concorsi a pronostici i 30 milioni. A questi si sommano i canoni di concessione per la gestione della rete telematica, che hanno portato ben 221 milioni di euro, e i proventi del bingo pari a 74 milioni.

Numeri che trovano corrispondenza anche con il contesto locale della nostra regione. I dati relativi al 2021, estratti dal portale Regione Abruzzo, parlano di una percentuale del 40% di giocatori, all’interno della popolazione residente, di età compresa tra i 18 e gli 84 anni. Le zone più interessate sono quelle delle province di Teramo e Pescara, dove, in linea con il dato nazionale, a giocare sono soprattutto gli uomini. Interessanti sono anche le abitudini di gioco e le tipologie di giochi scelti: la metà degli appassionati, soprattutto tra le donne, scelgono i Gratta e Vinci, mentre su percentuali tra il 17% e il 30% troviamo le scommesse sportive, il Lotto e il Superenalotto. Cresce anche la filiera online, trainata dal betting e dal pubblico giovane.

Eppure non basta questo per assicurare il futuro del comparto. Come sottolineano da Slot Mania, infatti, il settore del gioco pubblico soffre anche di diversi vuoti normativi e di riforme vaste ed eterogenee che possano aggiornare la filiera. Fino a questo momento, infatti, l’esecutivo ha guardato soprattutto al gioco a distanza, trascurando però quello terrestre, un segmento delicato tanto per il discorso occupazionale che per la questione di controllo e di difesa contro il dilagare del gioco criminale e illegale. Intanto si avvicina la scadenza dei bandi di gara per la gestione degli apparecchi da intrattenimento, scommesse sportive, bingo e Lotto, che richiederanno una concertazione tra governo, Regioni e Enti locali mentre gli esperti hanno iniziato a parlare di una possibile proroga.

Serve quindi unità di intenti, progettazione condivisa, dialogo e confronto tra enti locali e aziende del gambling, come ha sottolineato il Direttore delle Agenzie delle Dogane e dei Monopoli di Stato Roberto Alesse che non a caso ha parlato di “equilibrio inefficiente”. L’obiettivo, per l’immediato futuro, è quello di trovare una sinergia responsabile e sostenibile per tutti. Per guidare il gambling verso il domani.

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