Ci siamo lasciati sedurre da un invito, quello di andare a curiosare tra le performance dell’InVaso Festival, che ha preso avvio in questi giorni nella cittadina di Muravera, sulla costa orientale sarda. La nostra presenza nel Sarrabus ieri sera, 2 settembre 2024, non è stata casuale: abbiamo trovato, sul palco allestito nel piazzale della Chiesa di San Nicola, alcuni volti noti della comunità sangavinese, appartenenti alla compagnia teatrale Come.Te, che da qualche anno porta in scena il suo teatro nei paesi del Medio Campidano e non solo. Scopriamo che la presenza di queste “comete” al festival InVaso origina da una collaborazione tra attori e attrici di diverse associazioni e compagnie teatrali (oltre a Come.Te Aps, troviamo la Compagnia La Forgia, l’Associazione Ets Aps Quinte emotive, la Filodrammatica Guspinese Aps, la Kainothomia delle ombre Aps e l’Aps Teatro Marmilla) che si muovono nell’ambito della Federazione Italiana Teatro Amatori Sardegna (FITA).
Abbiamo così seguito le voci, i gesti, le musiche e i silenzi che hanno accompagnato le figure protagoniste di “Anime di passaggio” – dove anime in partenza, in movimento, in attesa là si incrociano e qua si mancano lungo i binari di una stazione dei treni. Ognuna con la sua borsa e il suo bagaglio, con il suo carattere, le sue sofferenze e i ricordi, i progetti e i sogni. Da San Gavino la nostra voce è arrivata qui per mescolarsi alle tante altre voci che del teatro hanno fatto una scelta di vita, una passione ma anche un impegno fortemente motivato dal desiderio di cambiamento, di apertura all’altro, di scambio e di crescita. Ne abbiamo bisogno, in un’epoca in cui la parola sembra essere soppressa dall’incapacità di ascoltare e di comprendere; la conoscenza dell’altro relegata al pettegolezzo anziché ai rapporti veri e tangibili; l’apertura al diverso un mondo ignoto ai più che preferiscono vivere barricati entro i confini dell’abitudine.
Il Festival continuerà per tutta la settimana e accoglierà una serie di eventi (qui il programma), incluso uno spettacolo finale che, ancora una volta, vedrà partecipi alcuni giovani sangavinesi di età compresa tra i 18 e i 25 anni che, proprio in questi giorni, sono stati selezionati per frequentare una vera e propria “Accademia del Teatro”, un’esperienza imperdibile, per formare giovani artisti e artiste: “Durante una settimana residenziale, in coincidenza con la Festa del Teatro, i partecipanti vivono un’intensa full-immersion artistica e umana sotto la guida di un regista FITA, che realizza un progetto originale. Questo laboratorio offre l’opportunità di scoprire e confrontarsi con se stessi e con gli altri, creando legami e conoscenze che lasciano il segno”.
La.F.
Di seguito, una bella galleria fotografica a cura di Anna Carta.