Va nella direzione auspicata dai confederali la discussione avviata ieri nell’incontro tra Cgil, Cisl e Uil e l’assessora del Lavoro Desirè Manca, nella quale si è parlato, oltre che delle questioni contingenti relative agli assegni di mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa, anche delle prospettive di sviluppo e del reinserimento dei lavoratori e delle lavoratrici che aspettano da anni nuove opportunità di lavoro.
Non a caso, proprio in riferimento a una visione di rilancio complessiva delle attività produttive in Sardegna, i confederali hanno evidenziato “la necessità di aprire il confronto a un tavolo interassessoriale – Lavoro, Industria, Programmazione – dentro il quale discutere anche delle problematiche che riguardano le aree di crisi non complessa”.
Nell’attesa, Cgil, Cisl e Uil hanno rimarcato “l’urgenza di garantire gli assegni di mobilità fino al 31 dicembre” e preso atto dell’esistenza di interlocuzioni fra la Regione e il ministero per arrivare all’erogazione di tutte le risorse necessarie. Nel confronto, i sindacati hanno anche sollevato il tema che riguarda gli ultrasessantenni, considerati troppo giovani per la pensione e troppo anziani per nuove occupazioni, per i quali hanno chiesto interventi specifici: “C’è la necessità di un approfondimento che porti, anche attraverso un intervento dello stesso ministero, al compimento di quel traguardo nei tempi più brevi possibili”. Oltre a questo, è stata chiesta la possibilità di liquidare l’integrativo regionale per tutti i lavoratori aventi diritto entro l’anno in corso e la Regione si è impegnata a valutare la possibilità di erogare almeno le prime sei mensilità.
Intanto, l’assessora ha illustrato alcune delibere che riguardano i bonus occupazionali e la misura Filo Sardegna per la quale è imminente la pubblicazione dell’avviso: secondo Cgil, Cisl e Uil “è importante che tutte le misure siano incanalate dentro un quadro coerente che metta insieme l’esigenza di attuare politiche attive del lavoro finalizzate a creare occupazione buona e stabile sulla base di precisi piani formativi e di una programmazione sulle attività produttive che si vogliono incentivare”.
In questo contesto, se Cgil, Cisl e Uil si riservano di valutare le misure già annunciate, considerano importante uno degli aspetti annunciati dall’assessora, che rappresenta anche una novità, ovvero l’introduzione di vincoli stringenti che legano l’erogazione delle risorse per la formazione – sulla base dei fabbisogni delle aziende e di progetti definiti – all’assunzione dei lavoratori coinvolti.
In conclusione, i confederali hanno reiterato l’urgenza di definire quale disegno, quale prospettiva, quale sviluppo tracciare per il rilancio delle diverse aree di crisi, complessa e non, “perché solo in questo modo si potrà costruire un percorso di riqualificazione del personale agganciato a un contesto produttivo, anche nuovo e innovativo, che possa realmente restituire un futuro solido alle lavoratrici e ai lavoratori, al tessuto produttivo, economico e sociale dell’Isola”.