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martedì, 5 Novembre 2024
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Centro di Accoglienza per migranti a San Gavino, tutte le domande della minoranza

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La presunta apertura di un Centro di Accoglienza Straordinaria in via Foscolo a San Gavino Monreale ha dato adito a tantissime discussioni, spesso sfociate nella vera e propria polemica tra cittadini sui social.

Per affrontare il tema, il Sindaco Stefano Altea ha incontrato il Prefetto in data 25 giugno, alle ore 10:30, presso la sede della Prefettura a Cagliari. Durante l’incontro, il Prefetto ha evidenziato che “allo stato attuale, stante i numeri in decrescita degli sbarchi, non sussiste la necessità di procedere alla messa a bando di nuove strutture di accoglienza”. Il Sindaco ha quindi assicurato che “fino alla durata dell’incarico del Prefetto (31.08.2024) e con il permanere dello stato di fatto, non vi sarà alcuna apertura di un C.A.S. nel nostro Comune”.

Le rassicurazioni del Sindaco – a tempo determinato, almeno fino alla nomina del nuovo Prefetto – non sembrano aver soddisfatto del tutto le opposizioni nel consiglio comunale. Il gruppo di minoranza guidato da Bebo Casu ha infatti rilasciato un comunicato in cui si ringrazia il sindaco “per aver messo in agenda l’argomento del CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) che degli imprenditori starebbero allestendo nell’ex asilo di Via Foscolo e di aver tempestivamente affrontato” ma ha posto altre due domande.

La prima recita “Il Prefetto, reso edotto sul percorso del Comune di San Gavino Monreale che da anni ha aderito alla Rete SAI (Sistema di Accoglienza Integrazione), ritiene che deve essere rispettata la cosiddetta clausola di salvaguardia, ovvero che nei Comuni che hanno aderito alla Rete SAI non possono esserci altre azioni di prima accoglienza, quindi CAS?”.

La seconda pone un quesito differente, che in tanti si sono posti finora senza ottenere risposte: “Se non devono attivarsi nuovi CAS, perché degli imprenditori stanno investendo nell’ex asilo di Via Foscolo? Quali attività intendono avviare nella struttura?”.

Anche il gruppo di opposizione guidato da Nicola Ennas ha affrontato l’argomento con un’interrogazione firmata anche da Angela Canargiu in cui si sottolinea la preoccupazione dei cittadini sangavinesi per questa presunta apertura di un Centro di Accoglienza per migranti nel centro abitato.

Nell’interrogazione si chiede se “la notizia sull’imminente apertura di un CAS corrisponda o no al vero” e se il Sindaco “ritiene inopportuna la possibilità di dare disponibilità all’apertura di un CAS considerate le difficoltà a cui si andrebbe incontro nella gestione degli ospiti ai quali potrebbero non essere garantite le condizioni minime di dignità e neppure un adeguato controllo”.

Vengono – anche in questo caso – sollevate domande sul futuro dello stabile delle ex Scuole dell’Infanzia di via Foscolo, chiedendo “se il locale summenzionato ha subito una variazione nella sua destinazione d’uso e, se la risposta dovesse essere positiva, quale sia attualmente la stessa destinazione d’uso e da quale data”.

Domani, 27 giugno, alle ore 19:00 ci sarà il primo Consiglio Comunale della nuova amministrazione. Il tema potrebbe essere inserito all’ordine del giorno tra le comunicazioni del Sindaco. Tra le richieste dell’interrogazione di Ennas e Canargiu, anche la possibilità di aprire il dibattito al pubblico, per dare voce alla comunità.

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