Martedì 18 giugno l’Associazione Prometeo e altre associazioni che si occupano di donazioni e trapianti di organi (Aido Sardegna ODV, Aned Comitato Sardegna APS, Asnet APS, Associazione Elisa Deiana ODV e Associazione Sarda Trapianti) sono state ricevute dal neo assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi. L’incontro è stato positivo e l’Assessore ha ascoltato le segnalazioni e le proposte fatte dalle associazioni.
Le associazioni AIDO Sardegna ODV, ANED Comitato Sardegna APS, Asnet APS, Associazione Elisa Deiana ODV, Associazione Sarda Trapianti e Prometeo AITF ODV rappresentano circa 4.000 sardi tra trapiantati e dializzati. In questi mesi hanno osservato con una certa preoccupazione l’andamento delle attività di trapianto, dal pre- al post-, e delle attività di dialisi. Di seguito sono illustrate le loro osservazioni, accompagnate da proposte di miglioramento.
1) Organici dei Centri trapianti di rene, cuore, fegato e pancreas
Ci pare indispensabile che venga rispristinato il numero dei medici, degli infermieri e degli OSS, anche in considerazione del fatto che in questi anni molti sono andati in pensione o si sono trasferiti in altre strutture ospedaliere o aziende private e non sono stati sostituti.
È evidente che gli organici debbano essere commisurati ai carichi di lavoro attuali e futuri. Poniamo l’esigenza che vengano mantenuti tutti i contratti per il personale addetto ai trapianti di organi.
2) Troppi organi fuori dalla Sardegna
a) Sardi generosi, moltissime donazioni
Valutiamo molto positivamente il fatto che in questi ultimi anni la Sardegna sia diventata una Regione molto virtuosa per la donazione di organi, grazie al lavoro del C.R.T., di diverse U.C. di Rianimazione e anche al contributo delle associazioni del settore. Siamo, infatti, secondi tra le regioni italiane per il numero di osservazioni di morte encefalica (per milione di persone), oltre che essere ai primi posti per donatori utilizzati (vedi dati C.N.T. 2023).
b) Pochi trapianti rispetto ai pazienti nell’Isola
Allo stesso tempo denunciamo pubblicamente che non abbiamo un numero sufficiente di trapianti di organi realizzati nel 2023 che diano risposte ottimali ai pazienti sardi.
Nel 2023 sono, infatti, stati realizzati presso i centri trapianti dell’ospedale “G. Brotzu” 76 trapianti complessivi (35 di fegato, 30 di reni, 2 combinati rene-fegato, 7 di cuore).
Allo stesso tempo segnaliamo che, sempre nel 2023, circa 60 organi hanno varcato il Tirreno per essere trapiantati quasi tutti con successo in altri centri trapianto.
L’impressione è che il potenziale non sia sfruttato al massimo, come sembrano suggerire i numeri: nel 2016, per esempio, a fronte di “soli” 48 donatori utilizzati furono realizzati ben 98 trapianti (un anno record per l’Isola), mentre lo scorso anno sono stati realizzati 76 trapianti con ben 61 donatori utilizzati (che dovrebbe essere il più alto numero mai realizzato in Sardegna).
Vorremmo, quindi, capire le cause che hanno determinato un numero così limitato di trapianti fatti in Sardegna nel 2023 a fronte di questo elevato numero di donazioni.
Ci preme sottolineare, inoltre, che, stando ai dati ufficiosi da noi ricevuti, dall’inizio dell’anno 2024 a oggi ci sono stati pochissimi trapianti di rene.
3) Liste trapianti troppo corte
A parere delle associazioni scriventi, una delle cause del mancato aumento dei trapianti potrebbe essere il fatto che le persone in lista sono molto poche: pur essendoci molti pazienti con gravi problemi renali e/o epatici, talvolta non si trova la compatibilità tra donatore e ricevente e gli organi donati vanno in eccedenza nel circuito nazionale.
Riteniamo che la difficoltà a essere messi in lista per i pazienti sardi sia dovuta in maniera particolare alla carenza di personale sia nelle Nefrologie (al “G. Brotzu” ma anche nel resto della Sardegna) che nella Chirurgia epatobiliare pancreatica e dei trapianti (ex Chirurgia generale) del “G. Brotzu”, dove i gastroenterologi, oltre all’attività ordinaria, devono fare i bilanci pre-trapianto.
La indiscussa professionalità, la grande abnegazione e il forte impegno espressi al “G. Brotzu” in questi anni dal personale della Nefrologia, della Chirurgia epatobiliare pancreatica e dei trapianti (ex Chirurgia generale), della Cardiochirurgia e della Cardiologia non è, purtroppo, sufficiente a dare le risposte che i tanti pazienti richiedono.
4) Terapia intensiva per la Chirurgia epatobiliare pancreatica e dei trapianti
Considerato che i relativi lavori sono conclusi da mesi, le nostre associazioni ritengono urgente aprire la Terapia intensiva dedicata ai trapiantati di fegato o, “in subordine”, riaprire almeno la semintensiva dedicata, che da più di due anni non è più attiva in quanto i suoi locali sono, appunto, stati interessati dalla trasformazione in intensiva. Riteniamo, infatti, non più sostenibile che i pazienti appena trapiantati siano ricoverati nelle comuni sale di degenza insieme ad altri pazienti, sottoposti quindi a maggior rischio di infezioni proprio nel momento in cui sono più fragili.
Facciamo presente che ci risulta che per arrivare all’apertura della Terapia Intensiva manchino solo le credenziali. Chiaramente tale struttura dovrebbe essere dotata di tutto il personale necessario, adibendo a tali mansioni gli operatori sanitari già in servizio al “G. Brotzu” e appositamente formati.
5) Ambulatorio pre- trapianti di fegato e pancreas
Riallacciandoci a quanto già detto sulla necessità di potenziare le liste di attesa, proponiamo la creazione di un ambulatorio dedicato al pre-trapianto di fegato e pancreas. Tale ambulatorio dovrebbe lavorare in raccordo con gli specialisti operanti sul territorio, anche avvalendosi della telemedicina, in modo da aumentare il numero di pazienti da inserire in lista e poterli adeguatamente seguire in questo percorso.
6) Diabetologia “G. Brotzu”
Le nostre associazioni sono molto preoccupate per la chiusura della struttura di Diabetologia del “G. Brotzu” in quanto ritengono che non sarà garantita un’adeguata assistenza ai trapiantati di pancreas e ai trapiantati con diabete. Per tale ragione, chiediamo di ripristinare il presidio.
Firmato:
ASNET APS – Bruno Denotti
ASSOCIAZIONE ELISA DEIANA ODV – Alberto Deiana
ANED COMITATO SARDEGNA APS – Annibale Zucca
ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI – Giuseppina Lorenzoni
PROMETEO AITF ODV – Giorgio Pavanetto
«AIDO SARDEGNA ODV condivide il lavoro svolto dal Coordinamento regionale delle associazioni di volontariato del settore donazione e trapianti di organi e, pur non entrando nel merito delle proposte operative di cui ai punti da 1 a 6, poiché esulano dal ruolo assegnato dallo statuto AIDO ai propri volontari, auspica che il sistema sanitario della Sardegna possa dare concreta e tempestiva risposta alle tante persone per le quali l’unica terapia salva vita è il trapianto, assicurando loro la puntuale e qualificata assistenza prima e dopo il trapianto.»
Il seguente punto è, invece, sottoscritto da tutte le associazioni, inclusa AIDO Sardegna:
7) Criticità riscontrate nella donazione degli organi
Le nostre associazioni ritengono necessario coinvolgere maggiormente i Comuni della Sardegna che hanno aderito al progetto “Una scelta in Comune” e sensibilizzare quelli che ancora non vi hanno aderito (68 al 31 dicembre 2023).
Riteniamo, altresì, importante programmare al più presto la Giornata regionale della donazione, rinviata a causa della concomitanza con le elezioni regionali.
Infine, considerato il ruolo significativo svolto dalle associazioni nel promuovere la donazione, chiediamo che il CRT riprenda a erogare loro i contributi per le campagne di sensibilizzazione.
Firmato:
AIDO SARDEGNA ODV – Roberto Simbula
ASNET APS – Bruno Denotti
ASSOCIAZIONE ELISA DEIANA ODV – Alberto Deiana
ANED COMITATO SARDEGNA APS – Annibale Zucca
ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI – Giuseppina Lorenzoni
PROMETEO AITF ODV – Giorgio Pavanetto