Concluso il primo weekend dell’VIII edizione di Sanluri Legge. Carlo Cottarelli conquista il pubblico di Sanluri: cortile del Castello gremito per entrare con lui ‘Dentro il Palazzo’. La scrittrice Milena Agus svela come letterarizzare la realtà. Soriga, Cugis e Atzeni trascinano i bimbi nel mondo della letteratura. Nel prossimo weekend Veneziani, Telese e Morvillo.
Dalla leggerezza di un laboratorio capace di avvicinare i più giovani al mondo della letteratura alla maestria di una scrittrice che grazie ai libri ha conquistato il successo, per chiudere con la saggezza di un’economista chiamato negli ultimi anni a svolgere anche ruoli politici. Il primo weekend di Sanluri Legge si è concluso con una serata di grande spessore culturale, il pubblico ha mostrato interesse ed entusiasmo.
Apertura di serata dedicata ai più piccoli, con lo spettacolo-laboratorio che spiega come nasce una storia, cosa vuol dire scrivere un romanzo e quanto c’è di vero o inventato nei libri che leggiamo. “Signor Salsiccia” è stato portato in scena da Flavio Soriga, Riccardo Atzeni e Renzo Cugis; i (tanti) bambini presenti al Castello hanno risposto con attenzione. Cugis ha subito catturato il pubblico con le sue canzoni orecchiabili e spiritose, per poi lasciare la scena a Soriga, che coadiuvato dalle illustrazioni di Atzeni, ha raccontato come “fare lo scrittore sia un po’ come inventare bugie”, per poi approfondire: “è un lavoro difficile e anche un po’ bizzarro, che tuttavia si può iniziare a tutte le età. E non serve neppure una laurea specialistica”! In una lezione dedicata a bambini sardi non poteva mancare il riferimento alla scrittrice più importante della storia dell’Isola: “C’è una sola donna che ha vinto il Nobel per la letteratura per l’Italia: si chiama Grazia Deledda”. Poi via al racconto della storia del Signor Salsiccia, un porcospino, ma anche il personaggio perfetto per stimolare l’immaginazione e la partecipazione dei bimbi. Anche riguardo la parte illustrativa: “Fare disegni è esattamente come scrivere una storia. Vuol dire prendere la realtà e reinventarla. Io dovevo disegnare il Signor Salsiccia, non un riccio qualunque ma ben caratterizzato, con la sua storia: ho scelto di rappresentarlo con le orecchie abbassate e gli aculei spelacchiati” ha spiegato Atzeni.
A seguire sul palco del Castello la prima presentazione della serata, con Milena Agus, in un dialogo con Alessandra Ghiani riguardo il suo “Notte di vento che passa” (Mondadori). L’autrice vincitrice di numerosi premi, con opere tradotte in più di venti lingue, ha raccontato la tensione universale tra il desiderio di sognare e l’esigenza di abitare la realtà: “Tutte le storie vanno romanzate, altrimenti risultano povere” ha sentenziato, per poi aggiungere che “letterarizzare significa rendere più densa di significati e di bellezza la realtà. Ma anche di bruttezza a volte, perché anche i drammi possono diventare successi letterari”. Anche se il lavoro di uno scrittore, e non solo il suo, non è per niente facile: “Se non si ha qualcuno che possa coprirgli le spalle, per un un’artista la vita può essere molto complicata, rischia di finire male”. Un realismo che fa rima con verismo, quello che tanto piaceva a una certa Grazia Deledda: “è molto presente nel mio romanzo, perché per me è un punto di riferimento, un orgoglio. La conoscono persino coloro che non hanno mai letto un rigo dei suoi libri. È un fiore all’occhiello della Sardegna e mi sorprende non sia inclusa nei programmi scolastici, ma io la inserivo lo stesso, affinché i ragazzi potessero conoscerla e apprezzarla” ha svelato.
Il primo weekend si è poi concluso con un ospite d’eccezione come Carlo Cottarelli, intervistato da Paola Pintus riguardo il suo saggio “Dentro il palazzo, cosa accade nelle stanze del potere” (Feltrinelli). Docente di Economia alla Bocconi e di recente promotore del programma PESES, che porta le scienze economiche e sociali nelle scuole superiori di tutta Italia, grazie al contributo di 50 personalità di grandissimo livello, tra i quali 5 ex Presidenti del Consiglio, nel libro racconta la sua esperienza in politica, svelando cosa succede dietro le quinte, spiegando con parole semplici anche tecnicismi particolarmente complessi. Un lato A riguardo la sua breve esperienza all’interno del Parlamento italiano, un lato B che riporta alla cronaca convulsa dei giorni immediatamente successivi alle elezioni del 2018, che lo vide ricevere dal Presidente della Repubblica Mattarella l’incarico di formare un Governo. “In Italia le leggi dovrebbe farle il Parlamento, invece è sempre più avanzata la tendenza a permettere siano fatte dal Governo, detentore del potere esecutivo – ha attaccato -. Si abusa di una serie di strumenti, con il ricorso ripetuto ai Decreti Legge, al voto di fiducia e alle Leggi Delega. Un Parlamento depotenziato è il simulacro della democrazia”. Critiche anche all’attuale legge elettorale, “dove non ci sono le preferenze, con conseguente elezione dei candidati meglio posizionati nella lista in base alla volontà dei vari capipartito”, e ai rischi derivanti da un’eventuale approvazione della manovra del Premierato, perché “si concentrerebbe troppo potere nelle mani di una sola persona, il Capo del Governo, e sarebbe un problema per la democrazia”. Riguardo la scarsissima affluenza alle urne ha ricordato come “il crollo elettorale sia stato progressivo e stia accelerando ulteriormente: tra 1992 e 2006 si è perso in media mezzo punto di partecipazione all’anno, tra 2006 e 2018 1 punto all’anno, negli ultimi 6 anni 2 punti all’anno. Per riavvicinare i cittadini occorre ridare un ruolo al Parlamento”. Mentre riguardo i giorni convulsi della chiamata al Colle da parte del Presidente della Repubblica ha svelato di aver fatto un passo indietro per evitare un attacco speculativo: “Ho chiesto due volte a Salvini e Di Maio di accettare un compromesso; ci occorreva un governo politico. Alla fine hanno accettato, sebbene senza di me, ma quando ho restituito il mandato Mattarella mi ha detto che la Repubblica era in debito con me”.
Il secondo weekend sanlurese si aprirà venerdì 21 giugno con un altro ospite illustre: Marcello Veneziani. Coadiuvato da Sandro Angioni, presenterà il suo libro “L’Amore necessario. La forza che muove il mondo” (Marsilio). A seguire un altro big nazionale, seppur nato in Sardegna, come Luca Telese. In un dialogo con Fabrizio Serra, un focus su “La scorta di Enrico. Berlinguer e i suoi uomini: una storia di popolo”. Chiusura di serata dedicata a un altro reading letterario: ‘Sette bambine ebree’ di Caryl Churchill, pluripremiata drammaturga inglese. Sabato 22 in apertura Marcello Atzeni dialogherà con Lorella Costa riguardo il suo “Avrei voluto scrivere” (Sandhi Edizioni). Secondo appuntamento della serata con Candida Morvillo, intervistata da Michele Pipia riguardo l’opera “Sei un genio dell’amore e non lo sai” (Harper Collins Italia). Il sabato si concluderà con il reading letterario a cura de La Fabbrica illuminata: “Eleonora e Adelasia, giudicesse di Sardegna”, di e con Elena Pau, accompagnata dalle musiche di Roberto Deidda; per l’occasione sarà presente Rossana Copez, autrice dei testi da cui è tratto lo spettacolo. Ultimo giorno di rassegna, domenica 23 giugno, interamente dedicato alla Sardegna. Apre Giorgio La Spisa con “L’imprevedibile accade” (Arkadia), coadiuvato da Andrea Fulgheri. A seguire un omaggio all’eroe dello scudetto del Cagliari: “Gigi Riva. Il campione, l’amico, il mito” (Carlo Delfino) è il volume scritto da Umberto Oppus e Mario Fadda, che dialogano a Sanluri con Fabrizio Serra. A chiudere questa edizione di Sanluri Legge sarà Jean Claudio Vinci, che in un dialogo con Andrea Fulgheri racconterà “Fumetti a confronto. Dai comics americani alla bande dessinée francese”.
La rassegna è promossa dal Comune di Sanluri, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato P.I. BB. CC.; anche per questa VIII edizione il coordinamento organizzativo è affidato all’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo. Anche nel secondo weekend di Sanluri Legge 2024 nel cortile del Castello Medievale sarà possibile ascoltare le presentazioni degustando del buon vino, accompagnato dai prodotti del territorio, grazie alle proposte di Coxinendi.