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lunedì, 23 Dicembre 2024

Incontro Regione-Sindacati: “Patto per lavoro e trasformazione economica e sociale della Sardegna”

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“Un Patto per il Lavoro e la trasformazione economica e sociale della Sardegna dentro il quale costruire una prospettiva solida nel più breve tempo possibile ripartendo da un metodo di confronto che coinvolga le energie del mondo del lavoro”: è una delle richieste avanzate dal segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante alla presidente della Regione nel corso del confronto in mattinata. Una proposta accolta e rilanciata dalla presidente Alessandra Todde in chiusura, quando ha preso l’impegno di convocare un tavolo istituzionale con Cgil, Cisl e Uil una volta al mese, per condividere le strategie anche con l’obiettivo di arrivare a stilare quel Patto per il Lavoro.

Su temi e priorità affrontati in apertura dalla Presidente c’è chiaramente condivisione: “Le emergenze come sanità, transizione energetica, continuità territoriale e trasporti, infrastrutture, spopolamento e aree interne sono evidenti e occorre certamente affrontarle con un piglio diverso sapendo che sarà un lavoro impegnativo” – ha detto Durante prima di affrontare alcuni temi specifici.

Sulla questione energetica il segretario Cgil ha detto: “È urgente recuperare gli ultimi cinque anni perché hanno bruciato progetti e investimenti e andare spediti in tempi rapidissimi verso la realizzazione dei rigassificatori e della rete dorsale che garantisca pari opportunità a tutti i territori dell’Isola, partendo dal presupposto che quell’infrastruttura dovrà essere predisposta sin da subito per trasportare prima il metano e poi l’idrogeno”.

L’appello è “fare il più in fretta possibile oltre che bene”: un’urgenza strettamente legata alle vertenze industriali sulle quali il segretario ha invitato la presidente a sollecitare la riapertura di tutti i tavoli con il Mimit: “Su Eurallumina occorre dar corso al confronto entro il 31 maggio – ha ricordato – così come è urgente discutere delle prospettive della chimica verde a Porto Torres e riavviare i tavoli su Sider Alloys e Portovesme srl, magari cercando di affrontare le situazioni di crisi attraverso una visione complessiva che risolva il tema generale dei costi dell’energia”.

La Cgil condivide l’importanza di sviluppare tecnologie e interventi sulla nautica delle quali ha parlato la presidente e rilancia la necessità di una nuova capacità programmatoria, in particolare in riferimento ai piani e fondi disponibili (pnrr, fondi strutturali, jtf): “Una mole ingente di risorse che ha bisogno di condivisione, lungimiranza e competenze per essere messa a frutto, non certo di un Centro di programmazione senza guida”.

Ed è proprio nell’ottica dell’attività di programmazione che la Cgil chiede di costituire una Agenzia regionale per lo sviluppo industriale con un Fondo speciale dedicato per affrontare la transizione industriale e energetica sotto tutti i punti di vista, anche considerando che il sistema di ammortizzatori attualmente disponibile non è sufficiente e ci sarà bisogno di tempo per fare due cose indispensabili, eccole: “Una transizione che metta al riparo il reddito e il benessere dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolti, e che fornisca loro la formazione e quindi le competenze necessarie a metterli nelle condizioni di dominare le tecnologie e non di esserne spettatori passivi”.

Dentro questo quadro occorrerà poi ragionare dei temi legati alla salute e alla sicurezza, agli appalti e alla ridefinizione del ruolo e del protagonismo di importanti agenzie, da rilanciare, come la Sfirs ad esempio, le cui potenzialità sono decisamente inespresse, di realtà come il Crs4, con attenzione anche alla condizione delle lavoratori e dei lavoratori, così come di altre agenzie come Forestas.

Su Abbanoa il segretario fa un riferimento a parte, sottolineando che la Cgil sarà sempre contraria alla privatizzazione della gestione del bene acqua e avanzando non poche perplessità sui processi che di recente hanno portato all’individuazione di un nuovo vertice.

Sull’emergenza sanitaria ci sarà sicuramente occasione di intervenire in specifici confronti ma la Cgil avanza sin da ora la richiesta di una riflessione sul ruolo di Ares, anche ipotizzando il suo superamento e la restituzione delle funzioni alle Asl.

Il segretario ha poi segnalato la necessità di affrontare con celerità il tema del comparto unico, delle opere commissariate e, ancora, la necessità di ricomprendere, dentro una strategia complessiva, le politiche per l’abitare e il diritto allo studio.

In riferimento all’Einstein Telescope la Cgil rilancia la richiesta di un Comitato sardo di supporto nel quale anche le organizzazioni sindacali possano dare il loro contributo di sostegno e proposta.

In chiusura, Durante rilancia la battaglia per la riduzione dell’orario di lavoro a quattro giorni e 32 ore, sulla quale sottolinea che in tante parti d’Italia e del mondo ci sono esperienze positive che possono essere certamente replicate anche in Sardegna, sia fra le imprese private, con incentivi mirati, che nella pubblica amministrazione.

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