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Aereo in ritardo? Ecco cosa fare e le cause più assurde della storia per i ritardi

Ci stiamo avvicinando al periodo estivo e per moltissime persone questo significa vacanze e viaggi all’estero. E quale mezzo più comodo dell’aereo per arrivare velocemente e comodamente a destinazione? Indubbiamente nessuno. A meno che quello stesso aereo pagato profumatamente non abbia accumulato ore e ore di ritardo causandoci stress, frustrazione e, in alcuni casi, anche danni economici. Per fortuna non tutto il male viene per nuocere poiché in molti casi la legge ci dà diritto a un risarcimento per il ritardo. Tra poche righe scopriremo di che tipo, come si calcola e come richiederlo prima di dedicarci ad alcuni dei ritardi più assurdi mai registrati nella storia dell’aviazione.

Rimborso volo ritardato: quando spetta e come si calcola

Iniziamo dalle informazioni tecniche relative al rimborso volo ritardato aiutandoci con le guide di AirHelp, società che si occupa di rimborsi per voli in ritardo e risarcimenti quando dovuti. La prima cosa da sapere è che se voliamo in UE siamo decisamente più tutelati che nelle altre parti del mondo.

Il regolamento CE/261 stabilisce infatti che i ritardi superiori alle 3 ore non causati da circostanze eccezionali (problemi meteo, agitazioni di carattere politico, emergenze sanitarie e problemi ai radar) indipendenti dalla compagnia aerea danno diritto a un risarcimento economico. Risarcimento economico che varia in base alla lunghezza della tratta e che va dai 250 euro dei voli più corti (1.500 km) ai 600 di quelli più lunghi. Se, invece, il ritardo è superiore alle 5 ore spettano ai passeggeri anche rimborsi totali o parziali dei biglietti pagati e un volo di ritorno verso la destinazione di partenza se necessario.

Molto diversa la situazione per quanto riguarda il trasporto internazionale. Se voliamo fuori dall’Europa la Convenzione di Montreal, documento firmato da 130 Paesi, copre soltanto i danni causati direttamente dal disservizio con il termine “danni” interpretato diversamente a seconda del Paese in cui ci si trova.

Come chiedere il rimborso per il ritardo

Se si rimane bloccati in aeroporto la via più semplice per chiedere il rimborso per il ritardo del volo è recarsi direttamente allo sportello della compagnia. Una volta messi insieme:

Se, al contrario, abbiamo lasciato lo scalo possiamo chiedere il rimborso online oppure affidarci agli esperti delle società che tutelano le vittime di disservizio aereo e far seguire loro la pratica. Il tutto senza dimenticare i tempi di prescrizione che variano tra Paese e Paese.

Animali a bordo o in pista tra le cause dei ritardi

Fin qui abbiamo parlato di questioni tecniche relative ai ritardi che possiamo definire “normali”. Ma la storia dell’aviazione è costellata di episodi ai limiti del fantascientifico che hanno causato enormi ritardi. Di questi episodi sono stati spesso protagonisti gli animali.

Qualche anno fa un volo di una compagnia indonesiana non partì a causa di uno sciame di api che si era comodamente adagiato sull’ala destra del velivolo. Un altro aereo, invece, venne fatto evacuare in fretta e furia a causa di un serpente che si aggirava tranquillo in cabina. Che dire poi dell’invasione di granchi scappati dalle gabbie dell’area cargo di un volo United Airlines in partenza da New York e con arrivo previsto in Nord Carolina? Oppure delle tartarughe che vagavano in una pista del JFK, sempre a New York e che nel 2011 costrinsero tutti i voli a una fermata di 4 ore causando la perdita delle coincidenze per decine e decine di passeggeri?

Gli animali sono stati protagonisti anche nel Vecchio Continente. Non molto tempo fa un maiale selvatico in pista costrinse gli aerei in arrivo a Madrid a ritardare l’atterraggio. I passeggeri di un volo British Airways diretto a San Francisco, invece, furono costretti a fare i conti con un topo che li fece ritardare di ben 4 ore.

I ritardi più assurdi di sempre

Gli animali non sono stati gli unici a causare ritardi ai voli. Molto spesso è stato l’uomo a darsi la proverbiale zappa sui piedi e a far ritardare la partenza. Uno degli episodi più assurdi della storia è accaduto su un volo diretto da Mosca a Vladivostok. Protagonista una signora che si recò dal personale di volo e chiese di farla scendere perché voleva divorziare immediatamente dal marito. Risultato? Tutti i passeggeri scesi e partenza ritardata di ben 7 ore.

Due i casi passati alla storia che hanno visto coinvolto il personale di volo delle compagnie. Uno ha avuto come protagonista un pilota della Pakistan International Airlines capace di far ritardare il suo volo di 3 ore perché desideroso di mangiare dei panini. Un altro l’intero equipaggio di un volo Air Baltic diretto da Oslo a Creta. Il motivo del ritardo? Le segnalazioni dei passeggeri che avevano notato strani comportamenti degli assistenti di volo causati da un abuso di alcool prima della partenza.

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