Anche quest’anno Poste Italiane festeggia la Festa del Papà promuovendo nel Sud Sardegna una serie di iniziative a sostegno della parità di genere dei propri dipendenti e della genitorialità.
Mattia Schiavo, 34 anni, padre di Leonardo, di appena quattro mesi, da 10 anni in Poste Italiane, dapprima nel ruolo di operatore di sportello e, dal mese di gennaio del 2023, direttore dell’ufficio postale di Sardara racconta le sue scelte mirate a equilibrare il ruolo di lavoratore con la consapevolezza dell’importanza della figura paterna.
Il valore dei congedi. “Alla nascita di Leonardo – racconta Mattia – ho usufruito dei dieci giorni di congedo obbligatorio, in modo da potermi organizzare con la nuova routine quotidiana. In futuro, penso che utilizzerò anche i giorni di congedo parentale: credo sia un’ottima opportunità per passare del tempo prezioso insieme a mio figlio, riuscendo a conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari.
La possibilità di ‘staccare’ dal lavoro anche per i papà ritengo sia oramai diffusa anche, per così dire, culturalmente. Dare supporto alle mamme in questa fase così delicata e anche faticosa e soprattutto seguire come figura paterna sin dai primi passi il percorso di vita dei figli ritengo sia oramai da considerare doveroso, funzionale oltreché una gioia immensa”.I cambiamenti, in positivo. “Con l’arrivo del bambino sicuramente le ore di sonno non sono più quelle di prima – ammette il dipendente di Poste Italiane – ma in questi mesi ho scoperto anche di avere un nuovo entusiasmo e nuovi stimoli che mi permettono di svolgere, con sempre maggior passione, anche il mio lavoro. Se fino alla sua nascita 24 ore in una giornata sembravano non essere sufficienti, ora con il nuovo arrivato in casa non ne basterebbero 48. Il tempo, davvero, non basta mai! Nei ritagli però riusciamo a concederci delle camminate: l’aria aperta e la luce del sole fanno benissimo al piccolo, e anche a noi! Da quando sono diventato papà confesso di essere più riflessivo, soprattutto se si parla del futuro di mio figlio: ad esempio, anche la scelta dell’asilo nido, che sino a qualche tempo fa ritenevo un gioco da ragazzi, ora che si avvicina il momento della scelta è oggetto di continue riflessioni.”
L’importanza del lavoro in Azienda. “Il mio lavoro in Poste Italiane mi ha permesso, nel corso degli anni, di avere tante soddisfazioni, quando si è trattato di comprare la mia prima auto, di andare a convivere, di sposarmi e, ora, di allargare la mia famiglia. Avere alle spalle un’Azienda che ti sostiene, credo sia fondamentale. Chissà se la prima parola di Leonardo sarà mamma, papà o Poste?”
.Con l’obiettivo di migliorare costantemente la vita professionale dei propri dipendenti l’Azienda ha pensato per le neomamme e per i neopapà, un percorso dedicato “Lifeed” che ha come obiettivo anche quello di valorizzare le competenze e le qualità acquisite durante l’esperienza genitoriale.
Poste Italiane continua ad essere impegnata nella promozione di attività che puntano al miglioramento del benessere dei suoi dipendenti in ogni fase della loro vita implementando anno dopo anno il sistema di welfare aziendale. La grande attenzione riservata ai dipendenti è stata confermata anche dalla certificazione “Top Employers”, ottenuta per il quinto anno consecutivo, dedicata alle aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane: dalla selezione all’onboarding, dalla formazione al welfare aziendale fino alle politiche di diversity & inclusion. Un insieme di pratiche organizzative e di sviluppo del potenziale umano e professionale che facilita la creazione di un ambiente di lavoro e di relazione in cui ogni dipendente può realizzare il proprio talento, contribuendo così al successo dell’intero Gruppo.