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Dagli artigiani edili no alla “patente a crediti” nei cantieri: meccanismo inutile e farraginoso

Dagli artigiani edili NO alla “patente a crediti” nei cantieri: meccanismo inutile e farraginoso. Giacomo Meloni (Presidente Confartigianato Edilizia Sardegna): “La sicurezza non può essere garantita per decreto e penalizzando le piccole imprese”. La preoccupazione delle 29 mila realtà del comparto delle costruzioni.

Le nuove norme sulla sicurezza sul lavoro sono accolte con scetticismo dalle imprese che operano nel settore dell’edilizia in Sardegna, che sollevano dubbi sulla concreta praticità e sulla reale utilità della cosiddetta “patente a crediti” per i cantieri.

Siamo contrari ad una norma che, da un lato introduce un meccanismo inutile, farraginoso e pieno di incertezze e lacune applicative, che rischia di non produrre alcun risultato positivo in termini di riduzione degli infortuni sul lavoro, e dall’altro individua una ‘esenzione’, come l’attestazione SOA, che penalizza le piccole imprese che non saranno in grado di raggiungerla”.

È questo il commento di Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna sulle ventilate norme per rafforzare la sicurezza sul lavoro e il contrasto al sommerso approvate dal Consiglio dei ministri nel più ampio decreto Pnrr.

Rischia di trasformarsi nell’ennesimo balzello burocratico sulle spalle degli imprenditori edili, in particolare le piccole imprese, che duplica oneri economici e adempimenti amministrativi rispetto a quelli già esistenti – continua Meloni – la sicurezza è per noi una priorità fondamentale ma non può essere garantita da un decreto o, peggio, attraverso le scartoffie. Servono certamente regole chiare e applicabili senza dubbi interpretativi, vanno coinvolte le Associazioni Datoriali, insieme a tutti gli altri Organismi preposti, per lavorare sulla prevenzione e sulla formazione, garantendo l’applicazione corretta dei contratti collettivi nazionali e dei contratti integrativi regionali di lavoro”.

Il sistema delle imprese delle costruzioni in Sardegna, secondo le analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, sui dati ISTAT 2022, è rappresentato da 29 mila realtà, di cui oltre 15 mila (il 51%) artigiane. L’85,8% di queste ultime, appartengono al comparto delle costruzioni, mentre il restante 14% a quello del manifatturiero come i produttori di prodotti in legno, terracotta, calcestruzzo, gesso, elementi in metallo e tagliatori di pietre. Il sistema, complessivamente, offre lavoro a 48 mila addetti, che nel 47,3% (22.714 lavoratori) dei casi sono occupati in imprese artigiane del settore.

Per Confartigianato Edilizia Sardegna, è soprattutto attraverso l’associazionismo d’impresa che si diffonde la cultura della legalità, anche con l’uso intelligente delle tante banche dati esistenti per porre in essere un efficace piano nazionale della prevenzione, con un sistema di ispezione sul lavoro rafforzato e senza inutili duplicazioni di competenze.

Reprimere non basta – prosegue Melonile armi più potenti per combattere i rischi sul lavoro sono la prevenzione e la formazione. La cultura della sicurezza sul lavoro deve iniziare addirittura già in famiglia e a scuola, al pari delle altre materie di studio e dei valori verso i quali educare i giovani. Del resto, come non considerare che gli studenti di oggi saranno i lavoratori e i datori di lavoro di domani”.

Secondo gli artigiani la sicurezza sul lavoro è una conquista di civiltà, un patrimonio prezioso di cui ognuno deve avere cura, da alimentare ogni giorno.

Lo sappiamo bene noi imprenditori artigiani che lavoriamo fianco a fianco con i nostri dipendenti – sottolinea il Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegnaogni infortunio interroga le nostre coscienze e ci richiama alle nostre responsabilità, ci impone di trovare risposte efficaci per difendere il valore della sicurezza sui luoghi di lavoro. Un argomento che crediamo sia da trattare con oggettività e ponderazione senza reagire sull’onda dell’emotività”.

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