La pioggia è arrivata in Sardegna, dopo una lunga siccità invernale che ha suscitato le preoccupazioni degli agricoltori e di tutti coloro che hanno visto il livello d’acqua presente negli invasi regionali.
Nel centro nord della Sardegna le precipitazioni più abbondanti, mentre restano in ombra pluviometrica il Campidano ed il Sulcis Iglesiente dove – spiega il meteorologo Matteo Tidili – in genere sono caduti meno di 10 mm. In questi istanti il vortice ciclonico è ben definito sul Mediterraneo centrale con un minimo di pressione attorno ai 1000 hPa sul Canale di Sardegna, e in lento movimento verso la Tunisia, attorno al quale si sviluppa in sistema frontale. La parte più attiva di questa “virgola” nuvolosa, ha ormai abbandonato quasi tutta l’isola lasciando solo la Gallura, il Sassarese e la Nurra alle prese con le ultime piogge (in attenuazione nelle prossime ore).
È ben visibile – continua Tidili – il ricciolo dell’occlusione frontale a sud della Sardegna e alla sua azione marginale sono collegati gli isolati rovesci che interessano l’Ogliastra, il Sarrabus, il Cagliaritano e i monti del Sulcis. Durante le ore pomeridiane le precipitazioni risulteranno più irregolari e riconducibili a locali moti convettivi per la presenza piuttosto ravvicinata in quota di un minimo termico di -26°C a 500 hPa.
Si attiveranno quindi nuovi rovesci isolati, occasionalmente anche a carattere temporalesco, probabilmente sulla Barbagia, il Logudoro, l’Oristanese, la Costa Verde, il Campidano ed il Sulcis Iglesiente tendenti ad esaurirsi in serata. Dalla tarda notte – conclude Tidili – nuove piogge arriveranno da nord ovest.