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Cgil, l’invito a Todde: “Ribaltare schema della maggioranza uscente e dialogare con le forze sociali”

Foto Facebook - Alessandra Todde

Foto Facebook - Alessandra Todde

“Alla presidente della Regione Alessandra Todde, alla quale, insieme ai componenti del nuovo Consiglio regionale, facciamo le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro, rivolgiamo l’invito a ribaltare lo schema seguito dalla maggioranza uscente e inaugurare una nuova stagione di dialogo con le forze sociali, investendo sul valore e sulla risorsa che le intelligenze dei lavoratori rappresentano”: lo ha detto il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante, che richiama anche l’urgenza di “riportare il lavoro al centro del dibattito politico e della vita pubblica”.

Le proposte e le priorità della Cgil Sardegna sono state esplicitate più volte e consegnate all’attenzione dei candidati: “Sull’insieme delle questioni ci confronteremo, per misurare l’ampiezza e l’intensità del cambiamento nei metodi e negli indirizzi del governo regionale che la fase nuova richiede” prosegue Durante assicurando che “nella Cgil, la nuova presidente e il nuovo governo regionale troveranno una forza sociale che, nella reciproca autonomia e nel rispetto dei ruoli, lavorerà per migliorare le condizioni dei lavoratori e dei cittadini, delle donne e degli uomini, dei giovani e degli anziani della Sardegna”.

In diverse occasioni, nel corso della legislatura che si è appena conclusa, la Cgil ha sottolineato le carenze nell’azione politica e amministrativa della maggioranza sardo-leghista e di destra, esprimendo giudizi negativi sulla gestione delle più importanti emergenze dell’Isola: quella occupazionale, il disastro della sanità pubblica, la carenza di opportunità per i giovani e il disinteresse per la qualità dell’istruzione e il diritto allo studio; le crescenti difficoltà in tema di mobilità interna ed esterna legate all’inadeguatezza delle infrastrutture ferroviarie e stradali e a una gestione sbagliata della continuità territoriale; l’assenza di politiche per l’industria, per l’energia, per i diversi settori produttivi; il perdurare del fenomeno dello spopolamento e del declino delle aree interne.

“Il presidente, la Giunta e la maggioranza della legislatura che di è chiusa – aggiunge il segretario della Cgil – hanno scelto di non confrontarsi con il sindacato, limitandosi a sporadici incontri formali e rendendo evidente che il rapporto con le organizzazioni dei lavoratori non costituiva né una priorità né una opportunità da cogliere”. Le conseguenze di questa scelta sono sotto gli occhi di tutti, visto il peggioramento dei dati macroeconomici e il deterioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle persone e delle famiglie: “L’auspicio è che si apra una nuova fase, nel metodo di confronto e nelle azioni indispensabili a traghettare la Sardegna fuori dalle emergenze e verso un futuro di crescita e benessere per tutta l’Isola”. 

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