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Alberto Urpi, record di voti ed elezione in Consiglio Regionale: “Premiata la politica del fare”

Pur in un partito civico regionale e non nazionale, pur nella coalizione che ha perso, Alberto Urpi è riuscito a conquistare un posto nel Consiglio Regionale grazie al record di preferenze assoluto nel Medio Campidano. Nessuno, prima di lui, aveva fatto meglio.

“Ho ricevuto 4.000 voti personali – spiega Alberto Urpi – ma sono stato eletto grazie all’impegno degli altri candidati della mia lista: Michela Dessì, Milena Lussu e Paolo Raccis. Tutti insieme abbiamo raggiunto 5.500 voti che ci hanno consentito di ottenere il quoziente più alto del Medio Campidano e la percentuale più alta del nostro partito a livello regionale”.

Sardegna al Centro 20Venti ha preso il 5,5% a livello regionale, ma nel Medio Campidano la lista è arrivata al 14,6% a testimonianza della grande campagna elettorale svolta sul territorio. Una campagna all’insegna dello slogan “La politica del fare”, come ha ripetuto spesso Alberto Urpi negli ultimi mesi.

“Tanti si sono candidati con le parole o con promesse future – spiega Urpi – mentre noi ci siamo presentati con i fatti già ottenuti nel territorio con l’Amministrazione Comunale di Sanluri e con i risultati ottenuti nel nostro comune. Insomma, dimostrando che con la buona politica si possono ottenere risultati tangibili per i cittadini”.

Ora Alberto Urpi potrà portare la sua “filosofia politica” anche in seno al consiglio regionale, per rappresentare – seppur dai banchi della minoranza – un territorio che ha bisogno di una spinta per ripartire.

“Tutto questo consenso, che sento in modo particolare essendo l’unico eletto del centrodestra nel territorio, ma a cui sono abituato e che cercherò di ripagare con il mio lavoro e la fiducia di tutti

– continua Urpi – dovrà essere utilizzato per chiedere alla Regione di investire sul Medio Campidano e sulle sue potenzialità: i nostri cittadini, i nostri imprenditori, il nostro turismo culturale, la nostra agricoltura, il nostro turismo balneare nella costa arburese, ma anche nelle zone interne, come le montagne del Linas, il nuraghe di Barumini, Sa Corona Arrubia, la Giara, il Castello di Sanluri, le Terme di Sardara, il Castello di Las Plassas. Il Medio Campidano ha potenzialità per un turismo culturale che può funzionare anche senza il mare, che noi abbiamo”.

Il Medio Campidano, incalza Urpi, deve diventare un modello anche dal punto di vista sanitario, grazie a “una Sanità Territoriale che funziona e con l’Ospedale di San Gavino che diventi un modello di efficienza a livello regionale”.

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