È in libreria il volume a fumetti Una macchina per due, esito finale di una delle numerose attività del progetto “I ragazzi dell’Internazionale: la nascita del Partito Comunista Italiano raccontata dai giovani”, ideato e gestito da Il Crogiuolo, Centro di intervento teatrale e culturale di Cagliari, selezionato e sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il fumetto, pubblicato dalla casa editrice Condaghes (32 pagine, 8 euro), è stato ideato dalle allieve e dagli allievi della classe 3ªD del Liceo Scientifico Sportivo del Convitto Vittorio Emanuele II di Cagliari (anno scolastico 2022-23), scritto dallo sceneggiatore Daniele Mocci e illustrato dal disegnatore Jean Claudio Vinci.
La breve storia (20 pagine di fumetto) è incentrata sulla figura della partigiana e attivista comunista Teresa Noce, una delle 21 donne elette all’Assemblea Costituente che contribuirono alla stesura della Costituzione Italiana.
In particolare, al suo interno si narrano le esperienze di una Teresa Noce giovanissima, coinvolta in prima linea nelle lotte per la difesa dei diritti delle lavoratrici alla FIAT di Torino all’indomani della Prima guerra mondiale, e l’incontro tra la protagonista e Luigi Longo
, che in seguito diverrà suo marito e segretario del PCI.Con “I ragazzi dell’Internazionale”, il Centro di intervento teatrale Il Crogiuolo diretto da Rita Atzeri ha aperto le porte a un’indagine artistica appassionante sui valori fondativi del Partito Comunista Italiano, ideali ancora oggi attuali e indispensabili per il progresso della società.
Sviluppata nell’ambito delle iniziative culturali e celebrative del centenario della fondazione del PCI, l’iniziativa è stata concepita in partnership con diverse realtà: Associazione “Antonio Gramsci” di Cagliari, Issasco (Istituto sardo per la storia dell’antifascismo e della società contemporanea), Biblioteca Gramsciana di Villa Verde, C.I.D. Centro di Iniziativa Democratica, Associazione culturale “Casa natale Antonio Gramsci” di Ales e Fondazione Istituto Piemontese “Antonio Gramsci”.
La scrittura del soggetto e la fase progettuale della sceneggiatura di Una macchina per due, sono state sviluppate tra i banchi del Liceo Scientifico Sportivo del Convitto di Cagliari, nel corso di un laboratorio di scrittura-sceneggiatura tenuto da Daniele Mocci.
Per le studentesse e gli studenti il laboratorio ha rappresentato l’opportunità di guardare al fumetto con occhi differenti da quelli del “semplice” lettore o dell’appassionato. Lungo questo percorso didattico, i ragazzi hanno conosciuto e sperimentato alcune peculiari modalità tecniche e creative di scrittura tipiche del linguaggio fumettistico. Ciò ha permesso loro di acquisire consapevolezza su ciò che in realtà sia il fumetto, vale a dire una specifica tipologia di narrazione che, pur presentando nel corso della sua lunga storia numerose differenze di tipo culturale e autoriale, utilizza in ogni caso le immagini non come strumento meramente illustrativo o “fotografico”, né, tanto meno, come semplificazione o banalizzazione della narrazione. L’immagine nel fumetto è, infatti, parte integrante del racconto stesso, in una fusione armonica, creativa e, soprattutto, sequenziale con il testo.
L’acquisizione degli strumenti tecnici propri della scrittura fumettistica e lo sviluppo di alcune indispensabili doti creative hanno permesso alla classe di portare a compimento la stesura di un soggetto in cui i dati storici e la fiction trovassero un corretto equilibrio. Affinché tale processo potesse svolgersi in maniera corretta e coerente con gli obiettivi progettuali, è stato fondamentale il lavoro propedeutico svolto dalla professoressa Laura Stochino
che, oltre a essere la docente di Storia della classe, è anche la referente per la didattica dell’Issasco, partner del progetto sul piano scientifico e operativo.In questo modo, la figura di Teresa Noce ha assunto per i ragazzi e le ragazze una dimensione molto più concreta rispetto a quella che avrebbe avuto se fosse stata “soltanto” oggetto di studio. La ricerca storica sulla sua vita, sul suo percorso politico e sul suo rapporto con Luigi Longo è stata alla base di una elaborazione creativa che i ragazzi hanno realizzato nel rispetto dei fatti storici.
Tutto ciò ha favorito un coinvolgimento emotivo degli studenti e delle studentesse che si è tradotto in un interesse concreto per il lavoro, creando anche accesi dibattiti interni sulla funzionalità dei riferimenti storici da selezionare e sulla scelta delle soluzioni narrative da compiere.
Alla chiusura del percorso laboratoriale, assimilabile a quello delle cosiddette “writers room” del cinema, la classe ha consegnato la stesura del soggetto definitivo e una prima bozza di suddivisione del racconto in scene. Quest’ultima è stata poi ripresa dallo sceneggiatore Daniele Mocci che l’ha trasformata in una sceneggiatura vera e propria.
L’opera è stata completata dal disegnatore e fumettista Jean Claudio Vinci, che ha “tradotto” in immagini quella sceneggiatura. Una “traduzione” rispettosa del testo ma non pedissequa: un tipico esempio del modus operandi di Vinci che, nel corso della sua carriera fumettistica, non è mai stato un semplice esecutore. Da segnalare, infine, che il segno fresco e contemporaneo di Vinci consente a un episodio di oltre cent’anni fa di mantenersi attuale, non solo per quanto riguarda i contenuti ma anche sotto il profilo dell’impatto grafico.
Il volume Una macchina per due, oltre alla storia a fumetti, comprende un’introduzione di Laura Stochino e una nota finale firmata da Giuseppe Longo, il figlio di Luigi.