Venerdì 16 febbraio, al Castello di Sanluri si è tenuto un convegno per raccontare il territorio di Sanluri nel periodo nuragico, punico e romano e degli scavi archeologici iniziati nel 1979.
In particolare l’archeologa Maria Cristina Paderi ha raccontato con dovizia di particolari e corredata dalle foto d’epoca, gli scavi e i tentativi di valorizzazione dell’enorme patrimonio archeologico che era stato rinvenuto nelle campagne di Sanluri. Con lei ha parlato il dottor Christian Sanna specializzando in Filologia Classica. È stato lui nei mesi scorsi, con il suo lavoro di ricerca, a riaccendere l’attenzione e il dialogo sugli scavi e sui beni archeologici recuperati.
Di grande interesse le relazioni del professore Giovanni Ugas già docente dell’Università di Cagliari con “L’archeologia prenuragica e nuragica a Sanluri” e del professore Raimondo Zucca Docente dell’Università di Sassari con “I Sardi nell’agro di Sanluri durante il dominio cartaginese e romano”.
Presto, come sottolineato dal direttore del Polo Museale Luca Puddu e dal sindaco di Sanluri Alberto Urpi partirà il progetto di catalogazione, pulitura ed esposizione al pubblico dei preziosi reperti.
Progetto per il quale da parte della Sovrintendenza c’è l’assenso e la massima collaborazione, come ha detto nell’introdurre il convegno la responsabile di zona la dottoressa Chiara Pilo.