Il 23 Febbraio prenderà avvio una nuova rassegna teatrale curata dall’associazione Chen’e Sentidu, con il patrocinio del Comune di San Gavino Monreale, Assessorato alla Cultura e Spettacoli e la FITA (Federazione Italiana Teatro Amatori).
“Sette appuntamenti di intrattenimento culturale con commedie e rappresentazioni di teatro impegnato, offerti dalle compagnie del territorio. Un’occasione di crescita culturale per tutti gli appassionati, perché ‘Il teatro è poesia che esce da un libro per farsi umana’” spiega l’Assessora alla Cultura Silvia Mamusa.
Esprime grande soddisfazione Tonina Fois, presidente della compagnia teatrale Chen’e Sentidu e autrice di tantissime commedie di successo.
“Quasi tutte le associazioni del territorio sono iscritte alla FITA, la Federazione Italiana Teatri Amatori – spiega Tonina Fois – che ogni anno indice dei concorsi a cui le compagnie possono iscriversi partecipando alle rassegne. Chi vince la rassegna partecipa ad una gara finale che è nazionale, quindi la compagnia vincente andrà alle finalissime e ha una grande occasione di farsi conoscere”.
Si tratta di un’opportunità importante poiché spesso capita che, nelle varie rassegne che vengono organizzate in Sardegna, non vengono invitate tutte le compagnie (magari perché recitano in italiano, dato che la maggior parte delle rassegne regionali sono dedicate alla lingua sarda) e qualcuna viene “lasciata da parte”. Altre compagnie invece non vengono considerate perché troppo giovani.
“Ho voluto organizzare una nuova rassegna – continua Tonina Fois – per far partecipare e dare voce a quelle compagnie non invitate in altre rassegne, dato che anche loro hanno il diritto di far vedere quello che sanno fare. Quindi ci saranno compagnie che fanno teatro italiano e altre compagnie che fanno teatro sardo per un totale di sette spettacoli. Il teatro è tutto e tutto è teatro: il teatro è italiano, il teatro è sardo, il teatro è inglese, il teatro è mondiale. Anche se si fanno solo gesti è sempre teatro, quindi non vedo perché queste compagnie debbano essere “scartate”. Ecco, questa è la storia della nostra rassegna, che mi auguro vada bene e di avere tanta gente che venga a vederla, perché le compagnie sono veramente brave”.