Antonio Casti ha scritto tanti libri sulla storia e sulla cultura di San Gavino Monreale. Per chi abita in piccoli paesi è importante riuscire a portare avanti lo studio della “micro-storia”, ovvero la Storia che studia i piccoli paesi o i piccoli avvenimenti storici: questo è ciò che ha fatto egregiamente il prof. Casti.
Antonio Casti, nella sua lunga carriera, ha scritto:
- Duecento Toponimi, un contributo per il recupero storico-culturale sangavinese, 1983 (come supplemento al n° 3 di AYO PERO’) – una vera e propria guida geografica al territorio comunale in cui sono riportati circa 200 nomi di luoghi e relative caratteristiche;
- Sa bidda de Santu ‘Engiu in sa curadoria de Bonorcili pustis in sa Baronia de Murriali, 1989 – il primo vero trattato di storia, in cui si parte dall’epoca giudicale fino all’epoca Sabauda. Il tutto corredato da mappe e diversi estratti delle fonti usate;
- Santu ‘Engius arrogus de storia, 1997 – con la prefazione di Gian Giacomo Ortu (Professore ordinario di Storia moderna e di Analitica storica dei luoghi presso la Facoltà di Architettura dell’università di Cagliari e direttore del Dipartimento storico politico internazionale dell’età moderna e contemporanea), in cui esordisce dicendo che “…Questa monografia di Antonio Casti costituisce un buon esempio di storia locale e come tale contribuisce a dare risposta ad alcuni interrogativi di carattere generale sulla complessa vicenda delle campagne sarde…”; nel libro, Antonio Casti parte dalle origini del paese fino allo studio di alcune figure di sangavinesi illustri;
- Santu Aingiu martiri sa cresia de is Giugis de Arborea, 1999 – con la prefazione di Faustinu Onnis, è un lavoro monotematico sulla chiesa di San Gavino Martire;
- Nòsu santuingèsu: un contributo per la storia della popolazione sangavinese, 2003 – con la prefazione di Silvio Boi. In questo importante libro, oltre alla storia del paese, sono riportarti anche tutti i cognomi presenti nel nostro Comune e, per ognuno di essi, viene tracciata l’origine e gli esponenti più famosi o importanti.
- Lo Zafferano di San Gavino Monreale, 2006 – guida storico-culturale sullo zafferano;
- Lionnòra in Santu ‘Engiu, 2012 – anche questo libro è prefato da Silvio Boi, pone l’attenzione sulla figura di Eleonora d’Arborea e sul suo legame con San Gavino Monreale. Nelle conclusioni, Antonio Casti riporta che: “…Abbiamo visto come le voci sulla frequentazione del monastero da parte di Eleonora e quelle attinenti la sepoltura nella chiesa della sua famiglia si sostengano reciprocamente acquisendo attendibilità l’una dall’altra…”;
- Sa musca macedda in bidda, su sciusciu de su 1652-56, 2013 – con la prefazione di Daniela Inconis, vuole raccontare le vicende della grande peste Barocca che si abbatté sui territori dell’Impero spagnolo, compresa la Sardegna e il nostro paese, in cui sopravvissero poche persone;
- Il castello nella contrada di Monreale, 2015 – prefato da Massimo Rassu (ingegnere civile, laureato a Cagliari, che svolge la libera professione nel campo dell’architettura e dell’urbanistica e ricercatore del CRS4 e autore di diversi libri sulle architetture del medioevo sardo), pone l’attenzione sulla storia del castello di Monreale, che da secoli attrae i sangavinesi in un rapporto stretto;
- Su Guventu de santa Luxia, 2019 – si pone l’obiettivo di fare una storia del convento di Santa Lucia, il monumento più antico presente sul nostro territorio comunale.
Tutti i libri sono presenti nella biblioteca comunale multimediale di San Gavino Monreale: leggeteli!
Alberto Serra