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domenica, 22 Dicembre 2024

Villaservice, Alberto Urpi: “C’è solo una soluzione: la compri il Consorzio Industriale”

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Durante l’ultimo incontro dei sindaci dei Comuni soci della Villaservice (Arbus, Gonnosfanadiga, Sanluri e Villacidro) si è discusso del bilancio aziendale e dei posti di lavoro a rischio a causa dell’attuale situazione della società, messa in liquidazione dal Consorzio Industriale.

“Per uscire dalla situazione terribile in cui versa da anni la Villaservice – ha spiegato durante l’incontro il sindaco di Sanluri Alberto Urpic’è solo una strada percorribile: la Villaservice deve uscire dalla liquidazione, il Consorzio Industriale deve acquistare a ‘zero euro’ le quote della Villaservice che ora sono dei Comuni, acquisendo contemporaneamente tutti i dipendenti, senza licenziamenti”.

In questo modo il Consorzio diventerebbe proprietario al 100% della società e il personale della Villaservice continuerebbe a lavorare senza interruzioni. “Si tratta di un’operazione fattibilissima – continua Alberto Urpi e non capisco perché qualcuno stia tentennando o non la voglia fare. Non possiamo permettere un altro fallimento nella nostra Provincia, la più povera d’Italia”.

Il modello da seguire – secondo il primo cittadino di Sanluri – è quello di Cagliari col Cacip, che controlla una società in-house (il Tecnocasic) per la gestione degli impianti. Seguendo questo esempio si potrebbero ottenere due grandi obiettivi: il primo è la salvaguardia di tutti i posti di lavoro, il know-how e le competenze di professionisti che lavorano da 20 anni nel settore. Il secondo è la risoluzione del contenzioso tra Consorzio e Villaservice, che è l’elemento scatenante della crisi attuale. “Il Consorzio – suggerisce Urpi – in questo modo potrebbe incamerare i 10 milioni di euro che Villaservice ha in cassa, ponendo fine al contenzioso nelle aule dei tribunali”.

“Se si percorressero altre strade – continua Urpi – il rischio sarebbe per il Consorzio di perdere denaro, dato che dei 10 milioni ne incasserebbe circa un terzo. Inoltre il contenzioso proseguirebbe in tribunale col risultato di mandare a casa tutti i lavoratori e procedere con un nuovo concorso per le assunzioni”.

Una semplice operazione – soggetta solamente alla volontà politica delle parti in causa – potrebbe salvare i posti di lavoro da cui dipende il destino di tante famiglie del Medio Campidano. I lavoratori – e un intero territorio – attendono con speranza una svolta alle trattative.

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