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Tributo a Filippo Candio a (quasi) 13 anni dall’impresa

Sono passati ormai quasi 13 anni dall’impresa di uno dei più grandi ex giocatori professionisti di poker italiano. Filippo Candio di origine cagliaritana che, nella notte del 6 Novembre 2010 sfiorò il titolo mondiale arrivando al tavolo finale del WSOP e piazzandosi al quarto posto, raggiungendo un risultato che nessun altro italiano aveva mai ottenuto.

A pochi anni dal suo più grande successo, Filippo decide però di cambiare rotta e di allontanarsi dal mondo professionistico del poker. Riflessioni sui trascorsi della sua carriera lo spingono a prendere questa decisione, tra cui una famiglia di cui prendersi cura e, come ci racconta nel suo blog personale, la stanchezza di collezionare obiettivi “quasi” raggiunti.

Abbandonare del tutto quella che è stata la sua più grande passione in realtà non è mai stata un’opzione presa in considerazione per Filippo, e nonostante l’allontanamento dal mondo dei pro, ogni tanto il giovane di origine sarda fa la sua comparsa in qualche competizione di minor importanza, senza avere nessuna pressione e con l’intento di divertirsi. È il caso, ad esempio, di un torneo live al Perla di Nova Gorica, dove qualche tempo fa si è presentato e, libero da ogni preoccupazione, si è seduto al tavolo dominando e conquistando il trofeo.

Ciò che però ha reso Filippo Candio uno tra i giocatori più famosi della storia italiana, come già accennato, è quel mondiale a Las Vegas. Il Main Event del WSOP era senza dubbio l’evento più importante di poker in quel momento, nell’anno in cui il gioco di carte si stava facendo strada per essere riconosciuto come un vero e proprio sport. In quegli anni infatti le room più degne di nota investirono enormi budget per mettere sotto contratto i migliori esponenti del Texas hold ‘em, e il ragazzo italiano fu ingaggiato dal team di Full Tilt Poker, una scelta decisamente azzeccata visto il risultato.

Quella famosa notte del 6 Novembre 2010, si svolgeva finalmente il tavolo finale del WSOP, un evento che, come ci racconta Assopoker, ha smosso gli animi di tutti gli appassionati del famoso gioco di carte. In qualunque situazione si trovassero, i più vicini al mondo del poker italiano avevano il pensiero a Las Vegas, persino se a loro volta si trovavano impegnati in altri tornei.

I più grossi blog pokeristici seguivano e mandavano aggiornamenti live del tavolo, così come PokerItalia24 in tv commentava l’impresa con Maurizio Caressa accompagnato da giocatori professionisti. Una notte di ansie e momenti senza fiato che, in Italia, si concluse solo in tarda mattinata, quando Filippo Candio giocò la mano contro Cheong che decretò il suo quarto posto.

Un’impresa che non verrà mai dimenticata per chi ha la passione del poker, né tantomeno verrà scordata da Filippo che l’ha vissuta. Sembra passata davvero una vita da quel momento magico, soprattutto se si pensa a quanto Candio si sia man mano allontanato da un mondo gratificante ma pieno di pressioni non sempre facili da gestire.

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